Titolo: Spider Man-Homecoming
Regia: Jon Watts
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Peter Parker non riesce a scrollarsi di
dosso quanto sia stata incredibile la sua esperienza con gli Avengers
in Captain America: Civil War, l'aver conosciuto Tony Stark e avere
mantenuto con lui un rapporto speciale, tanto da avere un contatto
diretto attraverso il suo assistente Happy Hogan e da aver ricevuto
in dono un super-costume. Peter è così innamorato dell'idea di
diventare un Avenger da lasciar scivolare in secondo piano anche la
ragazza che gli fa battere il cuore, la bella Liz, per andare dietro
ai criminali e mostrarsi pronto per la posizione in squadra. Le cose
però non vanno come previsto, perché il suo avversario,
l'Avvoltoio, una squadra ce l'ha e opera in modo organizzato e
all'occorrenza spietato, motivato dalla rabbia per un grande e onesto
affare che proprio gli Avengers gli hanno "sottratto".
Un nuovo uomo ragno. Una nuova saga
dopo le due precedenti.
Partiamo con ordine. Homecoming, sui
cui non avevo nessun tipo di aspettativa, manco a farlo apposta si è
rivelato come il miglior capitolo delle saghe. I motivi sono
svariati, dalla tecnica, all'impiego della c.g, la storia misurata
senza troppi momenti strappalacrime (e ancora difficile dimenticare
la faccia da fesso di Tobey Maguire).
La scelta poi della regia mi ha fatto
pensare. Certo Raimi era stato il migliore senza dubbio ma l'ultimo
regista dalla sua ha due film abbastanza anomali come il
divertentissimo Cop
Car e il quasi riuscito
Clown.
Tempi comici, tanta azione, cambi repentini di location, mega
produzione, un cast semi-stellare dove si inseriscono alcuni
personaggi dell'universo Marvel, senza stare a citarli tutti basta il
ruolo (forse uno dei migliori) di Favreau già regista dei primi Iron
Man 2.
Certo 133' sono tanti da digerire e i
tempi allungati nel college e gli inseguimenti con la banda dei
malviventi di Avvoltoio a volte sfiancano e annoiano non poco.
Periodo d'oro per Michael Keaton risorto dalle ceneri e qui di nuovo
a starnazzare come nel bellissimo film di Inarritu.
Aerei, navi, grattacieli, costruzioni
antiche...stavolta Parker dovrà fare proprio i salti mortali.
Un'altro degli aspetti che ho apprezzato del film concerne il
bagaglio dell'eroe. Peter in questo film viene a conoscenza del suo
costume e impara a sfruttarne al meglio tutti gli accessori come
nella scena in cui è confinato dentro un bunker militare. Non so se
ne usciranno altri e dopo la scena in cui vediamo gli Avengers prima
e dopo, la scelta finale di Parker potrà far storcere il naso a chi
sta attendendo Avengers-Infinity
Wars e forse non ha colto
il collegamento.
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