Titolo: Kong-Skull Island
Regia: Jordan Vogt-Roberts
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
1973. All'indomani del ritiro delle
truppe americane dal Vietnam, due scienziati sui generis convincono
Washington a finanziare una missione segreta alla scoperta di
un'isola nel sud del Pacifico. Quando gli elicotteri superano la nube
tempestosa che nasconde l'isola al mondo esterno, fanno ben presto
conoscenza con un gigantesco gorilla, venerato come un dio e chiamato
Kong.
Kong-Skull Island è un po il film che
tutti i fan dei monster movie o meglio MonsterVerse volevano
(MonsterVerse è un media franchise crossover e universo
cinematografico incentrato su una serie di film, prodotti e/o
distribuiti in collaborazione tra Warner Bros. e Legendary Pictures,
riguardanti i due mostri Godzilla e King Kong). Un film voluto
proprio dalla Legendary Pictures: "senza coscienza, nessun
raziocinio, solo devastazione".
Un giovane regista che ha saputo farsi
conoscere per il nostalgico e interessante THE KINGS OF SUMMER una
interessante film di formazione di alcuni ragazzi. Kong è uno
spin-off della serie, il primo film dedicato interamente alla storia
della mitica Isola del Teschio. Un film fracassone filtrato da un
disegnatore di fumetti dove tutto è ancora più saturo e più
stilizzato, unendo varie influenze e in particolare il cinema di
mostri giapponese (per molto del character design) come i kaijū e
per le moltissime altre creature dell’isola, i mufloni giganti, i
poliponi o i grandi ragni, fino ovviamente ai nemici del primate.
Un film cool stilizzato all'ennesima
potenza. Un film dove la storia e i personaggi sono solo un pretesto
senza nessun significato (i personaggi sono appena abbozzati come
spesso capita nei b-movie) per dare spazio e voce alla creatura
leggendaria che arriva in scena con il silenzioso senza nemmeno farsi
notare. Un film che se ne frega del budget che ha a disposizione e
vuole rimanere nella serie B provando solo in qualche momento o da
qualche intento a far comprendere una metafora come quella che più
di tutti riguarda il colonnello Preston Packard, interpretato da
Samuel Jackson (incredibile come sia diventato il prezzemolo
sostitutivo di Morgan Freeman nei film) con uno sguardo allucinato
quando si trova di fronte un gorilla di 30 metri per 10.000
tonnellate e si convince che sia un nemico più perché gli mancano i
Vietcong che perché gli ha abbattuto un po' di elicotteri e fatto
fuori un po' di uomini.
Preparatevi a 90' di puro non-sense
divertente da prendere con le pinze e con alcuni momenti decisamente
divertenti come la citazione finale a JURASSIC PARK.
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