Titolo: King Arthur
Regia: Guy Ritchie
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Quando il re di Camelot Uther viene
tradito e ucciso da suo fratello Vortigern, suo figlio Pendragon si
salva per miracolo, venendo poi cresciuto da prostitute in quel di
Londinium. L'adulto Artù è uno scaltro delinquente di strada, abile
a farsi rispettare e ad arricchirsi, ma la sua vita sta per cambiare:
Vortigern sa che è sopravvissuto e sta obbligando tutti i maschi del
regno a provare la fatidica estrazione della Spada dalla Roccia.
Quando verrà il turno di Artù, saprà abbracciare il suo destino di
legittimo re?
Guy Ritchie è un piccolo Re Mida del
gangster-movie.
Finchè si rimane incollati alla
realtà, i risultati sono spesso buoni o addirittura ottimi come
RocknRolla
in cui l'eccesso diventa di fatto un valore aggiunto. Ora però
bisogna anche ammettere che con il fantasy o con le vicende epiche il
nostro amico ha non poche difficoltà a non far presto diventare un
giocattolone il gioco d'intenti del suo lavoro.
Come per i precedenti capitoli di
Sherlock
Holmes
Sherlock
Holmes-Gioco di Ombre i
quali non li ho graditi affatto, il problema diventa proprio
coniugare il fantasy e le gesta epiche con una messa in scena tamarra
e fracassona, regole e in parte politica d'autore sempre voluta e
ricercata dal regista con risultati buoni sfruttando al massimo
alcune idee di cinema con il montaggio,
la saturazione sensoriale, l'otto volante sul frame rate e i
movimenti di macchina continui e rocamboleschi.
Hunnam purtroppo dopo Sons
of Anarchy ha confermato
che a parte qualche smorfia è un attore fisico come tanti altri
senza nessuna menzione speciale (il che mi dispiace alquanto).
Law non fa altro che divertirsi
riproponendo le gesta e le espressioni del suo personaggio più
maturo come nella nostra serie italiana e per quanto concerne il
resto del film al di là di qualche soluzione registica carina e
funzionale appare a tutti gli effetti come un blockbuster meno epico
del previsto e con alcune brutte scelte come il nemico finale e
l'ennesimo trionfo del cinema mainstream.
Il re del nuovo gangster movie
britannico fa un altro piccolo passo indietro dopo l'insuccesso al
botteghino del misuratissimo e delizioso Operazione
U.N.C.L.E una sorta di
divertissement che prende in giro il noto James Bond.
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