Titolo: Get Out
Regia: Jordan Peele
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Chris è un ragazzo di colore
destinato, come molti, a compiere l'infausta impresa di andare a
conoscere la famiglia della sua fidanzata. Quest'ultima,
all'apparenza dolce e innocente, manca di comunicare ai suoi il
colore della carnagione di Chris, e quello che parte come normale
weekend si trasforma presto nel più inquietante (e razzista) degli
incubi.
Get Out è una vera sorpresa nel vasto
panorama degli "horror"indipendenti contemporanei. Prima di
tutto perchè dimostra ancora una volta, come ho sempre espresso,
l'ennesima dimostrazione di quanto questo genere (molto vario e
vasto) si dimostra ancora una volta in grado di comprendere la realtà
sotto profili che non si vogliono vedere.
Scappa! cerca di analizzare una delle
tante urgenze nella nostra società che ancora danno riprova di
quanto non siamo cambiati dal punto di vista dell'accettazione
dell'Altro culturale. Una scintilla impazzita che sposa il pretesto
di un'indagine sociologica abbastanza semplice ma con un risultato
drammatico e forse tremendamente attuale.
L'uomo di colore nel 2017 sta ancora
sul cazzo alla comunità ariana? Non dovrebbe, penserebbero la
maggior parte degli esseri umani. In realtà la risposta è sì.
Il film è abile a giocare sui luoghi
comuni, sulla satira sociale, sui contrasti e i dialoghi taglienti.
Diventa mano a mano che la narrazione
prosegue un continuum di trovate originali e il fatto che faccia
maledettamente ridere in alcune parti è dovuto al suo non essere
politicamente corretto come tanti film sugli afro.
Qui la battaglia del regista e verso
tutti a partire dalla servitù di colore nella casa della fidanzata.
Peele, attore comico qui alla sua opera
prima, distrugge in un attimo tutti i clichè e i luoghi comuni di
tanti benpensanti e soprattutto il populismo contemporaneo che
diventa uniforme in tutti i colori.
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