Titolo: Più forte del mondo
Regia: Alfonso Poyart
Anno: 2016
Paese: Brasile
Giudizio: 3/5
La storia del lottatore José Aldo, che
mentre mira a diventare campione di arti marziali deve affrontare i
propri demoni dovuti a un'infanzia difficile.
Mais Forte que o Mundo è un film
drammatico, biografico e solo alla fine un film sulle arti marziali,
le cosiddette Mma che negli ultimi anni stanno portando diversi
prodotti nelle sale e un certo fascino da parte dei fan che possono
ammirare i combattimenti senza esclusione di colpi nella gabbia. La
prima impressione guardando il film è di una certa confusione
nell'arco in cui si concentra la vicenda mostrando uno spaccato di
vita di Aldo ma senza rifletterne e coglierne alcune battute
soprattutto per quanto concerne alcune sue vicende personali. E'un
film di formazione ma anche di redenzione e di riscatto in un paese
in cui è difficilissimo emergere soprattutto nelle discipline
marziali.
Prima di passare però al Brazilian
Jiu-Jitsu e poi al Vale tudo, Poyart disegna la storia della vita del
lottatore diviso tra speranze e una sua missione personale che ne
segna obbiettivi e intenti del personaggio motivato e condizionato a
portare a termine il suo piano.
La prima parte mostra delle location
bellissime portandoci dentro i villaggi e facendoci ballare con
l'atmosfera di festa che sembra in molti momenti condizionare la vita
dei personaggi e di una prima parte del film appunto più legata
all'ambiente e meno agli spazi asettici e i ring dove avverranno gli
incontri.
Poyart sembra cercare di mostrare le
paure e i compromessi proprio nel momento in cui Josè Aldo sale sul
ring e decide di essere il numero uno senza abbassare mai lo sguardo
diventando un'animale nel vero senso della parola pur finendo la sua
carriera appunto in una mission educativa e di redenzione che sembra
spesso una vicenda nota per alcuni lottatori o sportivi
particolarmente talentuosi.
I combattimenti sono girati bene senza
avere quei guizzi di regia che gli Stati Uniti e l'Oriente ormai
padroneggia con una rigorosa e straordinaria messa in scena.
E'una storia che ancora una volta ci
racconta il difficile percorso di un giovane ragazzino delle favelas
con un sogno nel cassetto, una famiglia povera e tanta voglia di
essere il numero uno.
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