Titolo: John Wick 2
Regia: David Leitch
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il killer professionista John Wick non
riesce proprio ad uscire dal giro. Ci aveva già provato nel primo
film della serie ma il desiderio di vendetta lo aveva riportato ad
uccidere. Nel Capitolo 2 a trascinarlo di nuovo dentro, come direbbe
Michael Corleone, è un boss italiano, Santino D'Antonio, che vuole
rubare il posto della sorella Gianna alla Gran Tavola, la cabina di
comando del crimine mondiale che oltre alla mafia e alla camorra
unisce tutti i supercattivi a capo di un universo largamente
inconsapevole.
John Wick è un tentativo blando di
cercare di dare vita ad un nuovo anti-eroe, un sicario che del male
che di questi tempi non serve assolutamente. John, alias neo alias
non sanno più come comportarsi con un attore che negli ultimi anni
pur di ritrovare il suo mood action è arrivato a prendersi degli
schiaffoni belli pesanti come 47
Ronin o la regia e la
performance di Man
of Tai Chi. John Wick è
di nuovo alle prese con una nuova sfida: diventare una sorta di
paladino per dare la caccia a membri di corporazioni e organizzazioni
dove risiedono i diversi gruppi del crimine organizzato.
Diciamo che non bisogna cercare di dare
un senso alla storia dove l'inizio era sancito dalla vendetta per un
cane ucciso che altro non era che il regalo da parte dell'ex moglie
morta.
Ora ci spostiamo nella Suburra dove a
parte incontrare alcuni personaggi che dimostrano come quando si
entri nella capitale il plotone dei sacrificabili è sempre e
purtroppo lo stesso (una Gerini e uno Scamarcio che riescono a far
peggio di quanto si potesse immaginare, soprattutto il secondo in una
parodia di se stesso davvero imbarazzante).
In due parole il sequel, che nessuno
voleva, ma che il marketing ha imposto visto l'enorme successo del
primo capitolo è riassumibile così per dare ragione al non sense di
fondo.
"John Wick ha dato un medaglione a
Santino. Secondo le regole, se il portatore del medaglione viene da
te e vuole incassarlo e tu non vuoi fare quello che ti viene chiesto,
devi morire. Se uccidi il portatore del medaglione, devi morire.
Quindi, John ha un problema".
Al dì là del fatto che la coreografia
e i combattimenti rappresentano il 70% del film, è difficile
esprimere un giudizio che tenga conto anche della storia dove di
facto non vuole cercare di prendersi sul serio nemmeno per un minuto.
John Wick è una macchina ibrida. Una sorta di James Bond che fa il
filo a John Woo in un mix esagerato e tamarro che a differenza di
film con altri supereroi improvvisati cerca di prendersi anche sul
serio in alcuni momenti.
Almeno il primo aveva ancor più l'aria
del b-movie, questo continua ad essere ancora più esageratamente
patinato e con alcune luci al neon che nelle sparatorie creano una
strano senso di malessere.
Nessun commento:
Posta un commento