Regia: Edgar Marie
Anno: 2013
Paese: Francia
Giudizio: 2/5
Milan e Victor un tempo si conoscevano
bene. Proprietari di alcune discoteche di Parigi, per molti anni
hanno tagliato tutti i contatti fino a quando sono costretti a
cambiare idea. Serki, l'uomo che avevano mandato in carcere in
Messico per un affare poco lecito andato a male, è tornato in
libertà e ha intenzione di vendicarsi. Milan e Victor non hanno
altra alternativa che unire le proprie forze e cercare una soluzione
durante una movimentata notte in giro per un mondo cambiato rispetto
a come lo ricordavano loro. Con pericoli ad ogni angolo di strada e
Serki alle costole, i due vecchi amici affrontano i motivi che hanno
portato alla loro separazione e le bugie che avvelenano le loro
esistenze, facendo scelte irreversibili che rimettono in discussione
trent'anni delle loro vite.
Marie alla sua opera prima dirige un
noir cupo e tutto ambientato nelle affascinanti notti parigine.
Un thriller, un polar, spinto e che
cerca fin da subito di creare atmosfera attorno all'intreccio
peraltro interessante, affidando l'indagine e la natura degli eventi
nelle mani dei due poliziotti ormai logori dai sensi di colpa.
Soprattutto la paura è quella che evidenzia il regista, quella di
veder tornare un uomo sadico e pazzo interpretato da un ottimo Carlo
Brandt furioso come pochi in una vendetta che travolge chiunque gli
si ponga davanti e che poteva essere bilanciata con la psicologia dei
due protagonisti un'ottima formula dove inserire e costruire la
vicenda.
Proprio gli intenti della trama
lasciavano aperte le domande su dove potesse andare a parare il
regista contando che in Francia film di questo tipo funzionano e
vengono scritti e girato molto bene in un continuum che poche volte
trova intoppi o film minori come questo.
Marie purtroppo non riesce a
trasmettere quell'atmosfera che sembrava inquadrare la dimensione
complessa e multi sfaccettata dei suoi protagonisti per ruotare
attorno a troppi dialoghi e girare su se stesso senza riuscire a
trovare spunti che riescano a dare maggior interesse e ritmo al film.
Pur essendoci alcuni ottimi momenti, proprio questi da soli non
bastano a riscattare un film che aveva tante carte per riuscire ad
avere un successo perlomeno di critica.
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