domenica 19 febbraio 2017

Siren

Titolo: Siren
Regia: Gregg Bishop
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Jonah sta per sposarsi ma il suo addio al celibato si trasforma in un incubo quando libera una giovane all'apparenza innocua rinchiusa in un sex club soprannaturale. Mentre lo spietato gestore del locale non si fermerà di fronte a nulla pur di riavere indietro la sua preda, Jonah scoprirà presto che chi deve essere salvato dalle grinfie di una pericolosa e leggendaria predatrice è lui stesso.

Siren nasce come corto o meglio come Spin-off dell’episodio “Amateur Night” dell’antologico V/H/S del 2012. Siren è un horror strambo, con un'idea poco sfruttata e una messa in scena per alcuni aspetti quasi amatoriale. Si è scelto il lungo per approfondire e sondare la psiche del personaggio di Lily ed esaminare come questa creatura possa cercare di diventare a tratti umana. Figura mitologica inserita prendendo spunto da vari testi e opere (basti pensare che sa pure volare), la sirena ha il pregio di non essere ancora stata sfruttata eccessivamente nella settima arte forse per il semplice motivo che quasi tutti come per Babbo Natale pensano che sia un personaggio buono che faccia del bene e non il contrario come il folklore e la tradizione locale insegnano.
Molto suggestiva la tecnica del canto come strumento per accalappiare le vittime e il finale poi strizza l'occhio al filone monster-movie anni'80. Un film che non sempre riesce a trovare un equilibrio così come le performance attoriali (che a parte la protagonista perfettamente in parte sono abbastanza comiche e improvvisate) cercando di prendere a piene mani dallo splatter e dalla magia nera mettendo però in scena le parti, ahimè, più ridicole in cui vediamo teste di capre sanguinanti e gente incappucciata di nero che pregano, anche qui non è chiaro, per fare in modo che la sirena rimanga intrappolata o che il loro messia li salvi (sembrerebbe più la prima visto che quando Lily viene liberata massacra tutti, stregoni, guardie del corpo e chiunque la allontani dal suo amore).
Tra le tante citazioni di cui il film è pienissimo non può mancare la più diretta ovvero per quanto riguarda il locale dove il gruppo finisce e la conseguente carneficina. Rodriguez rules.
Il twist finale di Lily rivela tante piacevoli sorprese, la mattanza non è poi così scontata, alcuni elementi potevano essere sfruttati meglio e nel finale và detto che il ritrovamento della ragazza e alcuni squarci di dialogo su chi sia e quali siano i pericoli restano le parti migliori anche se purtroppo sfruttate solo per renderle funzionali come materiale action e non invece, come mi sarei aspettato, per dare più consistenza e forma alle origini e al folklore che si narra attorno a questa leggenda.

La scena dell'amplesso dove Lily infila la sua delicatissima coda a punta nell'ano del futuro sposo è semplicemente fantastica. Così come anche quando Jonah si sveglia trovando Lily trasformata in sirena (mostro) e scappa velocemente come a ribadire che da ubriaco o in stato confusionale rischi di portarti a casa anche i mostri se non fai attenzione.

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