Titolo: E' solo la fine del mondo
Regia: Xavier Dolan
Anno: 2016
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Da dodici anni Luis, drammaturgo
affermato, è lontano da casa. Si è chiuso la porta alle spalle e
non è si più voltato indietro. Ma adesso Louis sta morendo e a casa
ci vuole tornare. Imbarcato sul primo aereo, rientra in seno alla
famiglia che lo attende tra premurosità e isteria. Sulla soglia lo
accoglie l'abbraccio di Suzanne, la sorella minore che non ha mai
visto crescere, Antoine, il fratello maggiore che si sente minacciato
dal ritorno del fratello che aveva monopolizzato l'attenzione dei
genitori durante tutta la sua infanzia, Catherine, la cognata
insicura e mai conosciuta che esprime le sue verità balbettando, la
madre, affatto preparata al ritorno di un figlio mai compreso. Adesso
che Louis è tornato lei vorrebbe tanto che le cose funzionassero,
che i suoi figli trovassero le parole per dirsi ma nessuno dice e
tutti sentenziano. Nessuno sa più niente dell'altro, la morte si
appressa e la voce per annunciarla si spegne su un indice che chiede
il silenzio.
Xavier Dolan arriva al suo sesto film.
Il ventisettenne cineasta di Montréal, odiato e amato al contempo da
critica e pubblico, adatta quello che è ritenuto il capolavoro di
Jean-Luc Lagarce, l'autore teatrale oggi più rappresentato in
Francia, di cui non fu mai portato in scena nulla prima della morte
avvenuta prematuramente nel 1995.
Vincitore del Grand Prix al Festival di
Cannes 2016, "Juste la fin du monde" è il film più
complesso del regista che necessiterebbe di più visioni (noi
pubblico e lui regista) per poterne cogliere e custodire le tante
sfumature, come già accadeva per MOMMY. Qui è meno isterico,
nessuno ascolta nessuno e tutti si parlano sopra sbraitando in
un'unica location e con una crew di attori tutta francese a conferma
che ormai il quebecchese ci ha salutato.
Film greve a tutto volume, unisce
tematiche e paradossi puntando ancora una volta su un tema
significativo nella vita del regista che è la vergogna e anche la
separazione già sondata nel toccante TOM A LA FERME. Un fiume di
parole, di non detti e di reticenze che in un perfetta armonia creano
un dramma da camera per un Pinter ancora non affermato e di successo
come qualcuno ha avuto l'azzardo di un simile paragone.
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