Titolo: Shin Godzilla
Regia: Hideaki Anno, Shinji Higuchi
Anno: 2016
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5
Il Giappone precipita anel caso a
seguito della comparsa di un mostruoso lucertolone gigante.
A ogni paese spetta la sua leggenda e
il suo fantasma del passato.
Ridiamo dunque Godzilla ai suoi
legittimi proprietari senza bisogno di doverlo più estradare in
occidente. Siamo infine arrivati al 31° film dal '54 ad oggi (il
29°prodotto dalla Toho), contando che purtroppo la stessa casa
giapponese aveva messo da parte alcuni progetti e trilogie sul re dei
mostri che purtroppo dopo i fallimentari predecessori, parlo in
particolare del vergognoso film di Emmerich, si erano tutti arenati.
Mettendo da parte il danno e la beffa
di un paese che oltre ad aver creato le basi perchè si generasse il
mito (le bombe su Hiroshima e Nagasaki), troviamo qui una coppia di
registi talentuosi in ottima forma.
Il risultato è davvero una piccola
chicca che chiude in maniera ottimale un anno peraltro che ha saputo
regalare diverse opere importanti.
Resurgence (tit internazionale) sembra
ripartire da zero cancellando la filmografia precedente o meglio
inserendosi in quel filone che apparteneva ai monster-movie ma anche
ai film di denuncia con diverse chiavi ideologiche che rispecchiano
la politica e i limiti burocratici del paese.
Complesso, dinamico, puntuale nella sua
critica. Questo ultimo Godzilla richiama gran parte delle paure e del
vecchio cinema sci-fi nipponico. C'è il concetto della mutazione ed
evoluzione della creatura, c'è il ruolo chiave dell'opinione
pubblica che salvaguarda i suoi interessi.
I registi fanno subito in modo che dopo
nemmeno venti minuti si arrivi ad empatizzare con il lucertolone
mischiando al di là del perfetto connubio di generi, cg,
motion-capture e miniature alla vecchia maniera che si produce più
volte nel suo famoso ‘grido’ e nell’altrettanto noto raggio
atomico con scene lunghissime in cui il lucertolone spara raggi dalla
bocca e dalla schiena distruggendo qualsiasi cosa per poi scaricare
le energie e addormentarsi accanto ad un grattacielo. Shin sbaraglia
nel giro di pochi istanti tutta la concorrenza yankee riuscendo al
contempo ad essere nostalgico, innovativo, sperimentale e sapendo
unire generi e sottotesti.
Ipnotico quanto straordinario e
suggestivo, il nuovo Godzilla spacca e distrugge.
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