Titolo: Goob
Regia: Guy Myhill
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Nel pieno di un'ondata di calore che
stringe alla gola la campagna assolata di Fenland, il sedicenne Goob
Taylor incontra la seducente Eva. Fino ad allora Goob ha passato le
sue estati ad aiutare la mamma. Ma adesso la donna ha altri pensieri
per la testa, dopo che ha incontrato, a sua volta, uno straniero
affascinante come Gene Womack. Goob tutto a un tratto si sente un
pensiero ingombrante e comincia a sognare per sé una vita diversa.
Goob coglie perfettamente la sensazione di quando da adolescenti si facevano un sacco di cazzate come nel film scorrazzare in motorino, tuffarsi nel fiume, ridere e scherzare col fratello e gli amici, ma sapendo che dietro l’angolo, ogni volta, c'era lo sguardo severo di qualche adulto che per qualche assurdo motivo ti guardava truce come se stessi sacrificando qualche animale.
Ecco quel qualcuno nel film si chiama
Gene.
The Goob è il tipico indie british,
quasi sconosciuto, che pur non essendo un capolavoro riesce a
indirizzare un preciso discorso verso quella realtà e messa in
scena, proletaria e anarchica che spesso contraddistingue un'opera
prima.
La zona rurale come mondo a sé,
regolato da leggi oscure, tendenzialmente ostili all’uomo, in
questo caso il tiranno, il leader autoritario che basa tutto sulla
forza e la mascolinità fallo centrica.
E'un film di formazione che sembra
scappare dalla società di Loach e urlare la sua cattiveria nel
verace country side britannico, Norfolk, contea dell’est
dell’Inghilterra tutta pianura e campi a perdita d’occhio, poco
vista finora al cinema, dove l'istruzione sembra non portare a nulla
e tutti vivono secondo la tradizione e le regole della comunità.
I bifolchi inglesi capitanati dalla
ghigna perfida e conosciutissima di Sean Harris alternano
clandestinità, gare automobilistiche truccate e pericolose, incesti
e bisogno di confermare la proria supremazia. Il tutto con lo sguardo
perso e distante di The Fucking Goob, protagonista quasi muto che
riassume tutta la sua intensità con sguardi magnetici di stupore e
paura verso ciò che gli sta attorno. Un adolescente che deve
superare le dure prove del branco per poter sopravvivere senza
diventare una vittima.
Myhill al suo esordio si concentra su
dei particolari incisivi e scomodi che attraversano il viaggio
dell'eroe senza scene melense, cercando di mettere da parte tutte le
scorciatoie mostrando il silenzio della miseria e della libertà.
The Goob infine è un grido disperato
che ritrae una gioventù di provincia repressa e senza prospettive,
un film che affonda la sua anlisi sociologica creando una mole di
tematiche sociali, non riuscendo a rispondere a tutti i quesiti ma
regalando uno spaccato duro, reale e incisivo.
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