martedì 14 febbraio 2017

Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali

Titolo: Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali
Regia: Tim Burton
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Jacob ha sedici anni, una madre distratta e un padre pragmatico. Timido e impacciato è cresciuto col nonno, Abraham Portman, sfuggito alle persecuzioni naziste e riparato in un orfanotrofio diretto da Miss Peregrine. Di quell'infanzia, spesa in un'isola a largo del Galles, Abraham racconta meraviglie incantando Jacob e cogliendone la natura peculiare. Perché Jacob, proprio come suo nonno, è un ragazzino speciale che scoprirà la sua vocazione in circostanze drammatiche. Alla morte del nonno, ucciso dal suo peggiore incubo, Jacob decide di lasciare la Florida per il Galles, alla ricerca di qualcosa che possa spiegare le sue ultime volontà. Spiaggiato sull'isola, scopre molto presto che Miss Peregrine non era un'invenzione di una mente senile ma una giovane donna che accudisce ragazzi con doni speciali. Doni che mostri avidi e voraci vorrebbero possedere. Protetti da un loop temporale, Jacob e compagni risponderanno alla minaccia.

L'ultimo Burton, o meglio gli ultimi Burton, non mi hanno fatto impazzire. Sono opere mediocri. Frankenweenie(2012), il remake dello stesso film di Burton, è la cosa migliore che abbia fatto con un'animazione in b/n, facendomi ricordare quella piccola perla di nome Vincent.
Qui però il maestro delle dark novel torna con la materia su cui è riuscito meglio a dimostrare il suo talento accontentando ragazzi e adulti. A differenza però di Alice e Willy Wonka, entrambi così famosi da poter vivere di rendita anche senza l'intervento del regista, Miss Peregrine da un lato fatica un po a prendere ritmo mentre dall'altro non si capisce bene se vuole essere un film di formazione o un thriller inquietante. Il risultato è un film che non sembra riuscire a mantenere una coerenza per tutto l'arco della durata. Certo a livello tecnico nulla si può dire o togliere al film compreso il cast dove Eva Green purtroppo ricicla uno dei suoi soliti personaggi.
Che cosa sorprende di più di quest'ultimo fantasy per ragazzi. Il male.
Samuel Jackson interpreta un cattivo che per la prima volta fa davvero paura cibandosi, lui come la sua setta, di occhi appartenenti a bambini speciali. Alcune scene le ho trovate squisitamente horror e drammatiche, gli effetti speciali continuano a fare e dare tutto ciò che la trama non può e non vuole dimostrare e la struttura classica con un finale che non lascia nessuno scampo fa tutto il resto.







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