giovedì 23 febbraio 2017

A monster calls

Titolo: A monster calls
Regia: Juan Antonio Bayona
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Conor è un ragazzino che vive una vita difficile: sua madre sta morendo di cancro terminale, a scuola è vittima di bullismo e ha una pessima relazione con la nonna e il padre e l'unica cosa che gli dà felicità è il disegno.
Una notte Conor viene visitato dal mostro, un'enorme creatura simile a un albero umanoide, che è venuto per raccontargli tre storie per avere in cambio una da Conor, legata alla sua "verità", e inizia un legame che aiuterà il bambino a riparare la sua vita infelice.

A monster calls è una fiaba strappalacrime molto bella che racconta una tragedia e il cammino di formazione di un bambino semplicemente meraviglioso. Conor sa che sta per perdere la madre.
L'autore narra gli ultimi passaggi confrontandosi con un destino doloroso che richiederà al piccolo protagonista forza e coraggio in una famiglia a pezzi con un padre che torna dal nulla e una nonna rigida che non accetta il lutto della figlia.
In questo quadro si disegna il contorno e l'elemento fantastico che giocherà nel film un elemento squisitamente formativo e al contempo destruttura i classici clichè del monster-movie.
Il terzo film del regista spagnolo che ha esordito con due film ben fatti e nulla più, ORPHANAGE e IMPOSSIBLE, trova prima di tutto una coproduzione che gli butta sul piatto tonnellate di soldi in modo da potersi permettere tutto e di più per quanto concerne il budget.
Eppure Bayona e Ness sembrano più colpiti dai dialoghi, dalla psicologia dei personaggi, dalla determinazione del bambino che non vuole lasciar andar via la madre mostrando continuamente una caratterizzazione dei personaggi funzionale ad ampliare le sorti del dramma e farlo esplodere in tutte le sue diverse forme. Connor si rifugia nel disegno, sino al giorno in cui la fantasia si trasforma in realtà e così il mostro dei suoi sogni esce dalla carta e prende vita proprio come capita con la magia e le fiabe. La creatura propone a Conor uno strano patto, prima gli racconterà tre storie poi, al termine, sarà lui a dovergli narrare la propria. Proprio come dicevo i dialoghi giocano un ruolo importante cercando un giusto equilibrio tra momenti toccanti e altri in cui gli stereotipi e i buoni sentimenti esagerano. Il cast chiama in cattedra alcune delle star del momento e altre che non hanno bisogno di presentazioni.
E'una favola cupa, dark, in cui bisogna preparare i fazzoletti perchè il tasso di lacrime e sentimenti e tale da far collassare, facendo un assolo dopo l'altro con le corde dei sentimenti dello spettatore e su questo gli spagnoli li conosciamo molto bene.
Un'opera che rimanda al PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE a SWAMP THING ma viene citato negli intenti Dickens, inoltre è l'adattamento cinematografico del romanzo Sette minuti dopo la mezzanotte (A Monster Calls) del 2011, vincitore nel 2012 come miglior libro per bambini, scritto da Patrick Ness, anche sceneggiatore del film.
Lo stile animato per i sogni poi è fantastico, non eccessivamente esagerato ma sembra tutto un gioco di pastelli e acquerelli.
La storia pur avendo qualche minuto di troppo e allungando alcune scene e i dialoghi, ha una caratteristica molto potente, pur avendo un mostro magnifico in c.g, lo lascia sempre in secondo piano mettendo al centro i sentimenti e le emozioni del suo giovane adulto.



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