Titolo: Les Cowboys
Regia: Thomas Bidegain
Anno: 2015
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Un padre si unisce al figlio per la
ricerca della figlia, scomparsa dopo aver iniziato a uscire con un
giovane uomo musulmano fondamentalista. La coppia inizia un viaggio
per trovare la ragazza a tutti i costi, da Lyon al Pakistan dove
chiedono l'aiuto di un cacciatore di teste americano.
Les Cowboys è un noir cupo e tragico
reso ancor più complesso dal numero impressionante di ellissi
temporali, un magnifico ritratto di un padre che si ostina in una
ricerca estremamente scoraggiante, il sempre camaleontico qui senza
controllo Francois Damiens. Immergendosi in universi culturali a lui
totalmente estranei e legando un’indagine non convenzionale sul
terrorismo (che tra le righe a parecchi richiami alla tragedia
dell'11 settembre condotta non da professionisti, bensì dai membri
di una normale famiglia francese) Bigedain cerca di fornire gli
intenti e la drammaticità del dolore della perdita uniti al ritratto
psicologico di un padre e un fratello disperati dinanzi a
un’inspiegabile e sfuggente assenza.
Prigioniero della sua ossessione, Alain
si mette in viaggio senza sosta, dà fondo alle sue risorse
finanziarie e rinuncia a qualsiasi vita sociale, seguendo per anni
piste diverse che lo porteranno in luoghi difficili e numerosi paesi
(Danimarca, Yemen, Belgio), affiancato da suo figlio Kid che
successivamente ne raccoglierà il testimone e giungerà da solo in
Pakistan dove gli eventi precipiteranno in un climax efficace quanto
senza speranza.
Les Cowboys è un film che vuole forse
dire troppe cose, passando da un estremo all'altro in modo non sempre
continuativo ma facendo rimanere alcuni personaggi e dialoghi senza
una caratterizzazione o una risposta che ne dia una continuità
riuscendo però allo stesso tempo a non essere pedante e didascalico.
Un film frammentato ma girato molto bene che sicuramente aprirà al
suo regista la possibilità di cercare di dare ancora più forza al
genere. Tra l'altro Bigedain è l’apprezzato sceneggiatore di
parecchi film di Audiard. Pur non avendo ancora la capacità e le
conoscenze tecniche del suo maestro, sicuramente il regista è da
tenere d'occhio dal momento che conquisterà senza dubbio numerosi
distributori internazionali
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