Titolo: Miami Vice
Regia: Michael Mann
Anno: 2006
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Dopo il fallimento di un'operazione che
ha portato alla morte di tre agenti, i detective Rico Tubbs e Sonny
Crockett s'infiltrano in un traffico di armi e droga che fa capo a un
pezzo grosso della mala ispanica.
Mann si riconosce subito. E'una
garanzia e tutti i suoi film sono quasi sempre dei capolavori.
Miami Vice non fa eccezione. Cool e
intelligente, raffinato e violento, elegante e sporco allo stesso
tempo. Contrasti che appaiono e scompaiono come i volti dei due
protagonisti e il colore della pelle. Loro come anche dello spagnolo
Luis Tosar e della bella Gong Li.
Uno degli elementi ancora una volta
affascinanti è come sempre la fotografia che riesce a sporcare e
rendere inquietanti alcune importanti città.
Gira con un digital impressionante che
non si stacca mai dai personaggi e riesce a farci entrare ancora di
più all'interno della storia. La scrittura è complessa, tante
situazioni e nomi da gestire molto in fretta, diventando complessi e
a volte si rischia di perdersi qualche pezzo per strada.
Le gesta di Sonny e Rico sono
incredibili, si spostano velocemente usando qualsiasi mezzo e
cambiando città e paese in tempo record.
Sembrano in grado di poter fare
qualsiasi cosa dimostrando di superare per intelletto gli stessi capi
che gli dirigono. In 134' Mann decolla senza fermarsi mai e senza
tante sparatorie, ma quelle che ci sono come sempre portano un
marchio di qualità in più, riuscendo a creare ritmo e azione senza
mai fermarsi.
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