Titolo: Captain America-Civil War
Regia: Antony Russo e Joe Russo
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Le conseguenze del grande scontro
avvenuto in Avengers: Age of Ultron portano ad una resa dei conti tra
i Vendicatori e gli stati nazionali. L'America in primis chiede agli
eroi di registrarsi, cioè di smettere di essere indipendenti e agire
sotto il comando degli stati sovrani. La squadra si spacca così a
metà, con una parte di eroi (facente capo ad Iron Man) favorevole
all'idea per poter continuare la propria missione e un'altra (facente
capo a Capitan America) convinta che tutto questo vada contro la loro
stessa idea di missione. Divisi e con obiettivi diversi, i
Vendicatori devono affrontare la minaccia di un terrorista che compie
terribili attentati proprio ai loro danni, colpendo tra gli altri
anche il re di Wakanda, stato africano in prima linea nel conflitto
ai superumani poiché produttore di un metallo unico e utile alla
causa. In tutto questo il soldato d'inverno, Bucky Barnes, è tornato
e pare essere proprio lui il responsabile degli attacchi, di nuovo
privo di memoria, di nuovo preda di una volontà altrui e di nuovo
bisognoso dell'aiuto di Capitan America.
Civil War non ha veri e propri nemici
ma lavora principalmente sulle differenze, sulle opinioni e sulle
scelte che dopo i fatti di Age of Ultron si sono complicati mettendo
una rete di controllo sulla sfera pubblica dei paladini della
giustizia. Così i Vendicatori, pur rispettandosi e volendosi bene,
si dividono tra regole da seguire e istinto per inscenare uno
scontro, parlo dell'aereoporto, che rimarrà nella storia dei comics.
A differenza dei due capitoli degli
Avengers, l'azione anche se presente, passa in secondo piano per dare
spazio ai collegamenti, far inquadrare tutto rispetto alle trame dei
film che abbiamo visto e vedremo e soprattutto caratterizzare nuovi
super-eroi come l'importante Pantera Nera.
E'un film che cerca di essere molto più
profondo dei predecessori, creando una storia ad hoc che poteva a mio
avviso fare a meno del villain di turno anche se con alcuni
retroscena non del tutto sbagliati. D'altronde sembra proprio l'esca
per far combaciare tutto, altrimenti l'intera struttura sarebbe
crollata sotto il peso di un unico e semplice elemento.
Il fatto di essere riusciti a
caratterizzare ogni personaggio e parliamo di almeno dodici
personaggi era semplicemente impossibile ma lo script riesce ad
esempio in pochi dialoghi a sviluppare personalità e motivazioni
senza stare a perdere troppo tempo.
La Marvel oramai è in tutto e per
tutto una macchina da guerra indistruttibile, capace di far tremare
le mura sottili della vicina Dc e capace ormai di dominare in
assoluto l'universo dei cinecomics hollywoodiani.
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