Titolo: Crouching Tiger, Hidden Dragon-Sword Of Destiny
Regia: Yuen Woo-Ping
Anno: 2016
Paese: Cina
Giudizio: 2/5
Dopo la morte del maestro Li Mu Bai nel
mondo delle arti marziali si è diffuso il caos, finché non ha
prevalso il crudele Hades Dai. Quando quest'ultimo viene a sapere
dove si trova la spada di Li Mu Bai, Destino Verde, scatena una
caccia all'uomo senza esclusione di colpi pur di impossessarsene.
Il wuxia rimane sempre un sottogenere
orientale in cui i cinesi fanno da padroni. Con una tecnica che
rasenta la perfezione ci troviamo di fronte al sequel del bel film
diretto da Ang Lee nel 2000.
In questo caso le caratterizzazioni che
diventavano il centro della vicenda del primo film, qui si diramano
in un film per alcuni versi quasi corale per tutti i personaggi che
lo popolano.
E'un film d'avventura, una favola che
proprio nello stile e nell'eleganza riesce a sottolineare i propri
tratti. A dirigerlo c'è un signore che è diventato una garanzia di
potenza, Yuen Woo-Ping, regista e coreografo che ha lavorato per
numerosissimi film orientali e occidentali e conquistandosi meriti e
una fama oltreoceano. Tutti questi elementi però non bastano a
salvare un film che nasce puramente per interessi commerciali girato
in brevissimo tempo e parte di un accordo tra Netflix e The Weinstein
Company, in cui la prima deve aver investito un altro bel patrimonio
solo per la pubblicità in rete.
E'un film senz'anima in cui nessuno
esce a testa alta nemmeno la super star Donnie Yen.
Troppo uso massiccio di pessima
computer grafica e i combattimenti, per quanto alcuni deliziosi, sono
privi di personalità, in più la cosa peggiore di tutte e che
smarrisce gli elementi che rendevano speciale il suo predecessore
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