Titolo: Quiet Hour
Regia: Stephanie Joalland
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5
In una post-apocalittica Inghilterra,
un'adolescente deve proteggere il suo fratellino e difendere la
fattoria dei suoi genitori da un mondo occupato da alieni invasori.
Quiet Hour è un post-apocalittico che mano a mano vira verso un home-invasion nemmeno molto originale.
Diciamo che questa ragazzina rimane col
fratello cieco in una grossa casa sperduta nella campagna da cui si
affaccia a vedere queste strutture enormi a forma di teste sospese
nel cielo da dove escono astronavi che danno la caccia all'uomo.
Di loro, gli alieni, non si sa nulla,
non si capisce perchè sparino un raggio sopra le persone, mentre si
sa che ritornano nelle enormi strutture per circa tre ore la notte.
La nostra protagonista, cazzuta e
brava, deve sopravvivere a questo clima di difficoltà con il
fratello malato che sembra combinare solo guai.
Ad un certo punto arriva un militare
che sta scappando da una macchina di bifolchi capitanati da una donna
psicopatica quanto glaciale.
Da qui il film lascia perdere gli
alieni, puntando sulla crudeltà e la malvagità dell'uomo in una
lotta impari tra straniero e invaso.
Il finale poi è scontatissimo. Tutto
questo per dire che gli alieni siamo noi.
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