giovedì 21 aprile 2016

Mustang

Titolo: Mustang
Regia: Deniz Gamze Ergüven
Anno: 2015
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

In un villaggio costiero turco la giovane Lale e le sue sorelle maggiori Nur, Ece, Selma e Sonay festeggiano la fine dell'anno scolastico anche se la ragazza è dispiaciuta perché l'insegnante che lei maggiormente apprezza l'anno successivo eserciterà la sua professione ad Istanbul. Le sorelle si recano in spiaggia con un gruppo di studenti maschi e lì giocano, completamente vestite, a combattere in acqua a cavalcioni sulle spalle dei maschi. La notizia dello 'scandalo' viene immediatamente comunicata alla loro nonna che le punisce ma la punizione più dura arriverà dallo zio (i genitori sono morti) il quale decide di recluderle in casa affinché non diano più scandalo. Per sistemare ancor meglio le cose si dà il via alla ricerca di possibili pretendenti per matrimoni combinati che restituiscano alla famiglia l'onorabilità.

Mustang è una continua lotta.
Mustang è il risultato del fallimento della repressione o meglio di quanto possa essere pericoloso e spiacevole privare un essere umano, in questo caso cinque adolescenti, dei loro istinti primari in un momento decisivo della loro crescita, tra la scoperta della sessualità e un insopprimibile bisogno di conoscere il mondo.
Questo fantastico manipolo di sorelle fa gruppo, si muove a testa alta, non ha paura e non teme le punizioni o le ingiustizie in una continua sfida tra adulti autoritari e repressivi (governo Erdogan) e gli espedienti di fuga audaci e pericolosi delle fanciulle.
Lale fa ciò che vuole sentendosi libera e arbitraria e agendo consapevolmente prendendosi i rischi delle proprie azioni.
Mustang è un film prima di tutto politico girato da un giovane regista turco passato in Francia che denuncia o meglio mostra il sistema retrogrado e oppressivo di questo paese forse sperando e mirando al raggiungimento di un’insperata e sperabile primavera turca.
Il film di Erguven è un film culturale che non punta sull'originalità della storia e della messa in scena ma sul significato e l'importanza di documentare una fetta di realtà in un paese che non offre una filmografia di denuncia così vasta e articolata come ci si può o dovrebbe aspettare.

L'importanza del film dunque va al di là dei meriti artistici.

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