Titolo: Via Castellana Bandiera
Regia: Emma Dante
Anno: 2013
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Samira ha tanti anni e un dolore
grande: ha perso sua figlia, uccisa dal cancro e da una vita
tribolata nella periferia di Palermo. Da sette anni la ritrova in un
cimitero assolato e desolato, dove sfama cani e cuccioli prima di
riprendere la strada di casa alla guida della sua Punto e a fianco di
un genero ostile. Rosa ha una madre da lasciare andare e un passato
da dimenticare a Palermo, dove accompagna Clara, la donna amata, al
matrimonio di un comune amico. Inquieta e infastidita da una città
da cui è fuggita anni prima, infila via Castellana Bandiera, un
strada stretta e senza senso di marcia. In direzione ostinata e
contraria arriva Samira e chiede il passo per raggiungere la sua casa
a pochi metri dall'impasse. Contrariata e altrettanto risoluta, Rosa
è decisa a mantenere la posizione. Irriducibili sotto il sole tenace
di Palermo, Samira e Rosa si affronteranno in un duello che non
contempla resa e retromarcia.
Via Castellana Bandiera gioca molto e
sfrutta al massimo, forse troppo, uno dei paradossi culturali del
nostro paese. La Dante sceglie la sua Palermo e una storia tratta dal
suo omonimo libro del 2008, ispirato ad una vera esperienza
personale.
La prima parte resta comunque la
migliore a differenza della seconda in cui inserendo alcuni
personaggi secondari molto discutibili, si perde gran parte
dell'atmosfera creata in partenza.
E' la forza e la testardaggine delle
donne che supera quella dell'uomo medio.
Sono le incomprensioni e le follie di
una comunità che vengono sfruttate e portate nemmeno tanto agli
eccessi per descrivere, grazie ad un astuta manovra, un paese
bloccato dai limiti culturali e dall'isteria collettiva.
Meravigliose le musiche dei fratelli
Mancuso come del resto le interpretazioni di Elena Cotta e Renato
Malfatti senza contare gli interpreti secondari, quasi tutti
provenienti dalla Compagnia Sud Costa Occidentale della regista
Via Castellana Bandiera è un western
di quartiere in cui non mancano le zuffe, gli scontri, le sfide
estenuanti di resistenza, e le scommesse su quale delle due donne
deciderà di fare retromarcia.
E'un film strano per certi versi,
anomalo quanto curioso il film della Dante
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