Titolo: Lupin 3
Regia: Ryuhei Kitamura
Anno: 2014
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5
Lupin III, nipote del celebre Arsenio
Lupin, è universalmente riconosciuto come uno dei ladri più famosi
del mondo, tanto da far parte dell’organizzazione The Works. A capo
di questo gruppo di ladri, c'è il veterano Dawson, che viene ucciso
da una banda di criminali nel corso di una rapina, che ha come
obiettivo un'antica collana, che a sua volta un tempo conteneva la
preziosa pietra "Cuore rosso cremisi di Cleopatra". A
breve, il rubino e la collana si ricongiungeranno, per formare un
unico gioiello dal valore inestimabile. Lupin e i suoi amici -
l'infallibile pistolero Jigen, il maestro della spada Goemon e
l'affascinante Fujiko - dovranno espugnare "L’Arca di
Navarone", la gigantesca cassaforte di massima sicurezza in cui
il gioiello è custodito. Il loro ingegnoso piano sarà ostacolato
dall’instancabile ispettore Zenigata, pronto a tutto pur di
arrestare Lupin, che continua a prendersi gioco di lui e dei suoi
sforzi per consegnarlo alla giustizia.
Kitamura è un regista che seppur folle
e non sempre consapevole del risultato, si butta su alcuni delicati
esperimenti talvolta con successo, talvolta no.
Ecco Lupin 3 nella sua impressionante
durata sfiora troppi eccessi senza avere mai una coerenza per tutto
il film, mancando più volte il bersaglio e il bottino che viste le
aspettative di critica e pubblico dovevano essere molte.
Sembra un film girato troppo
velocemente, scegliendo una trama che poteva essere molto più
ambiziosa e invece è parte del fallimento del film che tra scene
d’azione super cinetiche e un montaggio ultra frenetico finisce per
essere uno di quei live-action persino noiosi.
Il doppiaggio e le voci dei
protagonisti, poi, sono le stesse che siamo abituati a sentire nei
cartoni animati. Tadanobu Asano per quanto risulti sempre carismatico
diventa una macchietta e alla fine non viene da empatizzare con
nessuno dei personaggi soprattutto il protagonista.
Alla fine rimane un film leggero e poco
incisivo.
Nonostante la presenza di tutti gli
stilemi del film d’azione, regia e sceneggiatura sono più che mai
dimenticabili. Più un film per nuovi adepti, forse, che per gli
aficionados storici del ladro gentiluomo. Ma è di scarso valore e
soprattutto sembra fatto apposta per accontentare e soddisfare il
palato di pochi nerd insaziabili.
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