Titolo: Danish Girl
Regia: Tom Hooper
Anno: 2015
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Pittore paesaggista della Danimarca dei
primi anni del '900 Einar Wegener ha vissuto due vite, la prima con
una moglie a Copenhagen, e la seconda a Parigi come Lili Elbe. Infine
ha tentato la prima operazione chirurgica della storia finalizzata al
cambio di sesso. Attratto dall'abbigliamento femminile dopo un gioco
erotico con la moglie e sempre meno capace di smettere di vestirsi e
atteggiarsi da donna, nel corso di diversi anni Einar vuole lasciare
il posto a Lili, che percepisce come un'entità separata. Aiutato e
supportato attraverso molte difficoltà da una moglie da cui è
sempre meno attratto, Einar fugge dalla medicina del proprio tempo
che lo vuole internare o dichiarare schizofrenico e si rifugia nella
chirurgia sperimentale, conscio che quella che intende provare è
un'operazione mai tentata prima e dai rischi immani.
"Ogni artista è formato dalle
storie che racconta"
E'difficile a volte esprimere un
giudizio su una pellicola quando i nobili intenti che si nascondono
dietro diventano ancora più importanti della messa in scena.
Come in questo caso trattasi del
pittore danese, pioniere del transgender che da Copenaghen arriva
fino a Dresda per coronare il sogno di diventare donna.
E'un film elegante, soffice e lieve,
che pur trattando un argomento che avrebbe potuto essere esaminato in
modo più sconvolgente ne coglie i riflessi morbidi e le pulsioni del
suo timido protagonista, intrappolato per metà film, riuscendo a
fare uno sforzo in cui lui (Einar) diventa libero mentre lei (Lili) è
prigioniera della sofferenza.
Con un cast efficace su cui svetta
l'interpretazione del giovane Eddie Redmayne e la bellissima Alicia
Vikander, Hooper compattta tutto facendo di un'unica anima fotografia
pittorica, scenografia e costumi. E'una storia di trasformazione e
carne, di doppi e di conoscenza della propria persona, senza mai
eccedere in una storia che poteva essere trattata in modo turbolento
e bestiale trattando di corpi, amori e trasformazioni.
Danish Girl è un film appassionante,
coinvolgente, triste e malinconico che si chiude nel modo più astuto
possibile e lasciando vari livelli di lettura.
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