Titolo: Little Boy
Regia: Alejandro Monteverde
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Un bambino di 7 anni è disposto a fare
qualsiasi cosa, alla fine della seconda guerra mondiale, pur di
riportare il padre a casa. La storia rivela l'amore indescrivibile
che un padre ha per il suo bambino e l'amore di un figlio per suo
padre.
Se trovi il bambino giusto allora il
gioco è fatto.
Credo che un immagine indimenticabile
il film me l'abbia data.
Ed è nella speranza di vedere Pepper
Flynt Busbee sul molo e poi da altre parti gridare stringendo i pugni
per riuscire a ottenere quello che vuole con la speranza.
Che sia un'isola, che sia la salvezza
di una nazione, che sia il ritorno del padre dalla guerra, Little Boy
parla principalmente di speranza e dei sogni infantili e la fantasia
come motore per accendere il coraggio e la fede.
"Se ho abbastanza fede niente è
impossibile, giusto?"
Il film di Monteverde è un film nostalgico e purtroppo troppo sciropposo che tratta un dramma famigliare, con un melò a volte poco incisivo, dei momenti troppo dilatati e una ventina di minuti in meno che avrebbero di certo giovato, contando che il regista ha voluto mettere troppa carne al fuoco come la crescita del ragazzo, la guerra mondiale, la bomba atomica, il razzismo, la fede e infine pure la magia.
Il film di Monteverde è un film nostalgico e purtroppo troppo sciropposo che tratta un dramma famigliare, con un melò a volte poco incisivo, dei momenti troppo dilatati e una ventina di minuti in meno che avrebbero di certo giovato, contando che il regista ha voluto mettere troppa carne al fuoco come la crescita del ragazzo, la guerra mondiale, la bomba atomica, il razzismo, la fede e infine pure la magia.
Diciamo che gli intenti del film non
sono proprio chiarissimi e più volte sembra che il film voglia
prendere una piega diversa senza riuscirci, quando poi di fatto non
sembrano mai esserci mai dei passi in avanti e delle svolte se non
nell'amicizia tra il giapponese che diventa il capro espiatorio del
paesino e dei bifolchi e il piccolo protagonista.
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