Titolo: Victoria
Regia: Sebastian Schipper
Anno: 2015
Paese: Germania
Giudizio: 4/5
Victoria, una ventenne spagnola che
vive da qualche tempo a Berlino, incontra fuori da un locale notturno
Sonne e i suoi amici. Sono berlinesi 'veri', così si definiscono e
possono mostrarle la città ignota agli stranieri. Victoria li segue
divertita fino a quando qualcuno si fa vivo per esigere dal gruppo un
credito
Le riprese della copia definitiva sono
iniziate alle 4.30 del mattino e sono terminate alle 6.54 senza
soluzione di continuità.
Sturla Brandth Grǿvlen è un operatore
probabilmente importante quanto Schipper alla sua opera prima. Sfide
come queste non sono tante e non passano inosservate soprattutto
quando si ha il sentore che possano essere dei fiaschi e che non
riescano a vincere la scommessa.
Victoria e il gruppo di berlinesi ci
sono riusciti.
Ovvio alcuni momenti sono dilatati
troppo, alcune forzature sembrano accendere troppo velocemente alcuni
cambiamenti della pellicola che possono sembrare esagerati. Ci sono
dei discutibilissimi vuoti e delle incronguenze incredibili forse
dovute ad una drammaturgia carente che non ha puntato molto sulla
sceneggiatura.
Nel complesso però ci sono tanti e
squisiti elementi di questo film passato inosservato presso molti
festival che faranno girare la testa agli amanti di cinema come un
girotondo di generi capace di travolgere per l'estrema fluidità con
cui è stato progettato.
Un cast in cui alcuni giovani volti
sono noti solo per indie autoriali apparsi in sporadici festival come
KING SURRENDER o WE ARE FINE.
Victoria perde forse parte della sua
preziosità della sua incredibile ingenuità e freschezza proprio
quanto si trasforma in un action tirando fuori troppo le palle e
volendo diventare straordinariamente drammatico.
Nella sua notte di incontri Victoria
travolge e lascia sempre in una strana atmosfera, proprio perchè
nella sua ingenuità sembra sempre essere sul punto di diventare la
vittima sacrificale di questo gruppo di ragazzi affamati di vita e di
illusioni.
Schipper dimostra di saper giocare bene
con la suspance, regalando un film che in un piano sequenza di più
di due ore non perde mai di vista l'obbiettivo e crea una miscela di
elementi e empatia verso tutta la "banda" davvero
irresistibile.
Victoria proprio in questo blocco unico
diventa un gioco forza di incredibile impatto e realisticità.
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