Titolo: Face of an angel
Regia: Michael Winterbottom
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Un giornalista che sta coprendo un
grosso caso di omicidio, incontra un filmaker che sta facendo
ricerche sul processo. Saranno proprio le vicende personali di
quest'ultimo, i rapporti con la ex-moglie e con la figlia, ad essere
al centro della storia.
Che debbano essere altri e non noi
italiani a parlare di drammi ed eventi di cronaca che ci toccano non
è la prima volta che succede.
In questo caso però già spostando la
location da Siena anzichè Perugia, il regista britannico ha già una
sua nota d'intenti precisa che non è quellla di descrivere un
delitto di cronaca, ma ruotare attorno alla vita di un uomo e allo
stesso tempo lasciare come sfondo questa vicenda.
Face of an angel proprio perchè punta
a diversi obbiettivi sembra paradossalmente non centrarne nessuno,
risultando però allo stesso tempo per tutta una serie di motivi,
molto interessante e con una buona messa in scena tecnica e
attoriale.
Liberamente ispirato dal libro "Angel
Face: The true Story of Student Killer Amanda Knox", è un film
che come accennavo, tiene solo sullo sfondo la vicenda e il delitto
di cronaca canalizzandosi sul protagonista ispirato da un riferimento
letterario tra incubi e paranoie e ovviamente il blocco dello
scrittore o dell'ispirazione del regista.
Come sostiene il regista e non solo
lui, i media magnificano il crimine e questo caso, come altri, è
l'esatta risposta a quello che la gente cerca per bisogno di sentirsi
migliore di qualcun altro.
Infatti il vero centro dell’attenzione
mediatica e dell’opinione pubblica non era affatto la vittima,
Meredith, bensì la presunta assassina Amanda e questo viene
continuamente marcato dal film che allo stesso tempo,
nell'instabilità generale tenuta comunque a galla da alcune buone
prove attoriali, alterna giornalismo, pensieri tormenti e indagini
con delle scene oniriche al limite dell’horror puro, piuttosto
imbarazzanti in alcuni istanti, come nel sogno del protagonista
Thomas in un incontro con l'enigmatico Edoardo, un insolito
Mastrandrea.
Face of an angel rimarca il cinema di
un autore sfuggevole, che ama destreggiarsi tra i generi ma senza
riuscire mai ad approfondire un tema in generale ma aprendo sempre
molti spiragli.
Forse è questo che in fondo ricerca
dal suo tipo di cinema.
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