Titolo: Pod
Regia: Mickey Keating
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Dopo aver ricevuto un avviso di non
venire al loro casa sul lago di famiglia nel Maine, fratelli Lyla e
Ed in scena un intervento per il loro fratello, Martin. Quando
arrivano, scoprono che è disceso in evidente psicosi paranoide e
sostiene di aver intrappolato un mostro nel seminterrato.
Keating è il responsabile del
deboliddimo RITUAL. Con Pod voleva fare un film più accessibile, ma
che già dall'inizio è costipato di problemi di sceneggiatura, veri
vuoti che fino alla fine non avranno nessuna spiegazione. Con un
budget limitato e un trio di attori, gioca la carta, che per alcuni
sarà di indubbio effetto, dell'orrore che si cela nella cantina.
Cosa sia e perchè i vicini lo nascondano non si sa e Keating non è
interessato a farcelo sapere e forse questo può essergli anche
perdonato.
Il problema, anche se il film ha il
merito di non andare a incagliarsi in dialoghi inutili e pretenziosi,
è una durata di settanta minuti che lo risparmia da un fallimento
totale, è proprio quello di non spiegare, sospendendo l'incredulità
per tutto il tempo, cosa sia la creatura, perchè è stata nascosta e
perchè sia addirittura protetta da un vicino di casa che sembra ffar
parte di una setta segreta.
Anche in Ritual per certi aspetti
veniva riproposto lo stesso problema sulle sette e sempre in Ritual
non veniva spiegato a dovere.
Pod è un film che colpisce per alcuni
spunti, fa parte dell'universo degli indie horror, che per reperirgli
bisogna ingegnarsi nei modi migliori e avere tanto amore per il
cinema e per la ricerca.
Sicuramente pur non avendolo trovato
chiaro, sembra più un esercizio di stile sul low-budget, ha degli
elementi che ho trovato interessanti, ma anche il finale non sembra
aggiungere chiarimenti, anzi dare una pacca sulla spalla allo
spettatore facendoli intuire che forse in alcuni casi non ha proprio
senso porsi delle domande.
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