Titolo: Cooties
Regia: Cary Murnion, Jonathan Milott
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Un misterioso virus colpisce una scuola
elementare isolata, trasformando i bambini in età pre-adolescenziale
in selvaggi senza cervello. Un improbabile eroe deve guidare una
banda di insegnanti nella lotta contro i mostruosi scolari.
Gli allevamenti intensivi sono sempre più nascosti e fanno sempre più schifo. Sapere che le carni che mangiamo vengono trattate senza nessun ritegno e rispetto è cosa nota a tutti.
Se la sofferenza degli animali, in
questo caso dei polli e infatti di pollo fritto si tratta, potesse
esprimersi, le conseguenze sarebbero le più oscene ed estreme.
I bambini ormai da anni sono stati
presi di mira dalla cinematografia come metafora di un infanzia
perduta, una vendetta contro il mondo degli adulti che non si prende
più cura di loro, contro un sistema che li usa soltanto come merce e
che gli abbuffa di antibiotici e tante altre schifezze.
Se pensiamo a pellicole interessanti su
come i bambini prendano altre sembianze (dovute a svariati motivi) i
rimandi possono essere IL VILLAGGIO DEI DANNATI, ma molto di più MA
COME SI PUO' UCCIDERE UN BAMBINO del '76, vero cult e capolavoro del
genere, oltre ad essere un precursore quasi assoluto sul tema.
Perchè comunque è di virus che si
tratta, in cui questi bambini diventano voraci di carni umane e
estremamente animaleschi, senza arrendersi di fronte a niente e
nessuno.
L'opera prima della coppia di registi
sponsorizzata dal protagonista Elijah Wood, è un mix di orrore e
commedia, un impianto con un ritmo furibondo e tanta ironia, pieno di
disgusto e violenza, oltre che mettere in atto una carneficina in cui
i bambini vengono letteralmente presi, picchiati e infine maciullati.
Dosando tempi comici e uno stile
colorato pastelloso, il duo firma un film divertente e violento, con
un concept e una produzione azzeccata, anche se purtroppo con
pochissime e risicate idee di sviluppo che fanno sì che la struttura
narrativa sia ampiamente prevedibile.
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