Titolo: Bloodsucking Bastards
Regia: Brian James O'Connell
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Evan Sanders è un impiegato obbediente
e oberato di lavoro, bloccato in una società che uccide l'anima
accanto alla sua fidanzata Amanda e al suo migliore amico Tim. Il
mondo di Evan comincia a sgretolarsi quando Amanda lo lascia e il suo
capo Ted dà la sua ambita promozione alla sua nemesi Max. Quando i
suoi compagni d'ufficio iniziano ad attraversare degli inquietanti
cambiamenti e si accumulano i cadaveri, Evan deve fermare la crescita
del male, riconquistare Amanda e salvare i suoi amici sul posto di
lavoro.
Il lavoro è alienante, la flessibilità in aumento e la burocrazia sempre costante.
Al suo esordio O'Connell dirige
l'ennesimo film sui vampiri, creando una metafora e un concentrato di
regole che seppur non originale riesce nonostante troppi dialoghi ad
avere una sua anima e una sua direzione.
Per essere una commedia horror, il
pretesto del vampiro è solo la miccia per fare un'analisi spietata
sui succhiasangue bastardi del titolo, su cui il film ironizza,
metaforizzando su ambo i lati della critica. Nell'universo dei film
indipendenti, questa pellicola non farà certo strada (non si vedrà
mai in un cinema) non punta come molti suoi colleghi sull'azione se
non nella mattanza e carneficina finale (tecnica su cui ultimamente
ricorrono molte pellicole).
Gode di un impianto ironico affiatato
ma non sempre funzionale, una demenzialità di fondo a volte ingenua
e uno script che nonostante tutto, rimane sulla sottile linea di
humor e ironia con un cinismo spietato.
In più il make-up stile vampiro di
RAGAZZI PERDUTI o BUFFY, è una scelta che deve piacere a dispetto di
altre forme di rappresentazione dei signori della notte, trovando
invece formidabili i bagni di sangue e tutta la metafora sul mondo
del lavoro.
Un film di genere sottile e incisivo,
quanto in fondo bilanciato e senza mai affondare fino in fondo il
paletto.
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