mercoledì 18 novembre 2015

Anime Nere

Titolo: Anime Nere
Regia: Francesco Munzi
Anno: 2014
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Tre fratelli si riuniscono nel loro paese natale tra le montagne selvagge dell'Aspromonte, in Calabria. Uno di loro è sempre rimasto lì, due sono migrati al nord, riuscendo a trovare successo e denaro, chi in maniera legittima, chi no. Tutti però dovranno confrontarsi, in una dimensione sospesa tra l'arcaico e il moderno, con la storia della loro famiglia e con un passato quasi tribale che riemerge con violenza.

Munzi descrive il cuore della Ndrangheta in una tragedia moderna e crudele dettata da legami e giochi di potere che non sembrano mai modernizzarsi ma invece restano solidi e imperturbabili.
Un affresco duro caratterizzato dall'uso strategico e sapiente delle location che conferiscono ancora più anima ai volti sparuti e determinati dei protagonisti.
L'aspetto antropologico di l'Africo, dove si svolge la vicenda, è infatti legato alla tradizione mafiosa vecchia scuola. Un luogo abbandonato e in rovina, dolorosamente affascinante, costituito ancora in un'epoca post-moderna, da regole tribali che si scontrano con un capitalismo avanzato e alcuni nuovi codici criminali.
Grazie ad una buona squadra di attori, quasi tutti sconosciuti, questo noir cupo e oscuro, mira a diventare uno dei caposaldi di genere, come le storie di criminalità italiana che non ci si stanca mai di affrontare e analizzare attraverso il cinema, alcune oscure tematiche e i grossi tumori e mali della nostra epoca.
Un film ambizioso e difficile, soprattutto quando non ricorre mai alle scelte più usuali di genere, discostandosene completamente e creando ancora più verosimiglianza con la vicenda trattata come in questo caso una storia di tre fratelli accomunata da un trauma mai risolto che non può portare a nessuna redenzione o riappacificazione ma solo a quel lato oscuro dell'anima che si cela dentro ognuno di noi.
La differenza di Anime Nere, titolo accattivante e funzionale, è quello di narrare una storia classica con un incidente scatenante molto realistico e da lì, senza mai esagerare, mantenere una tensione che non perde mai il controllo e soprattutto trova un colpo di scena finale davvero brillante e altamente drammatico e coinvolgente che lascerà un duro colpo.





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