Titolo: Mission Impossibile-Rogue
Nation
Regia: Cristopher McQaurrie
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
La CIA ha deciso di chiudere la
divisione di Ethan Hunt e compagni, giudicandone i metodi troppo
caotici e i risultati dettati più dalla fortuna che della
professionalità. Basta vedere il casino che hanno fatto al Cremino
(M:I 4), ghigna soddisfatto il direttore, che non ha mai avuto l'IMF
in simpatia. Hunt però non ci sta e si condanna a ricercato pur di
continuare le indagini sul cosiddetto "Sindacato", un
gruppo di agenti addestrati e pericolosi, per lo più dichiarati
morti, e invece attivissimi in ogni settore del terrorismo
contemporaneo.
Rogue Nation è il quinto capitolo di
una missione impossibile che forse tanto impossibile non è.
Difficile capire cosa voglia dimostrare
Cruise sempre più attento e scolpito noncurante dell'età e del
fatto che non voglia stunt-man per le scene pericolose.
L'ultima eroica impresa di Hunt è
sicuramente avvincente, ha un budget mastodontico, un casting
all'altezza, un villain all'altezza e tante interessantissime
location e alcuni buoni punti di forza.
Eppure il problema dell'action
hollywoodiano è quello di essere costipato di regole, strutture e
forme che ne sanciscono i limiti e non portano mai a dei veri colpi
di scena, ma anzi bombardano lo spettatore creando nel terzo atto,
una sotto-storia quasi sempre becera e patetica.
Dopo i primi due capitoli firmati da
due autori come De Palma e Woo, il quinto capitolo certo sa essere
più entusiasmante degli ultimi due, ma al contempo sancisce un
limite che una saga come questa non potrà mai valicare, diventando a
tutti gli effetti solo e puro intrattenimento.
McQaurrie (impressionante quanto
assomiglia a Stephen King) è un mestierante che al suo attivo ha
quasi solo filmacci e si può solo menzionare, tra i meno peggio, LE
VIE DELLA VIOLENZA.
Nessun commento:
Posta un commento