Titolo: Nessuno si salva da solo
Regia: Sergio Castellitto
Anno: 2015
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
Gaetano e Delia sono una coppia
separata che si incontra al ristorante per decidere come suddividersi
le vacanze con i figli. Quello che inizia come un match fra due
contendenti pieni di rabbia e di risentimento si trasforma a poco a
poco in un viaggio lungo la memoria della loro storia d'amore.
Riusciranno Gaetano e Delia a ritrovare la strada di casa?
Siamo sempre lì a sguazzare tra il
dramma e la commedia quando invece capita di rado di trovare terreno
fertile parlando di criminalità organizzata, ma oltre questi generi
e sottogeneri non si scommette se non in alcuni fortunati casi come
Garrone, Minervini, Manuli, Di Stefano e pochi altri
Alla sua terza trasposizione di un
romanzo della moglie, ovviamente sceneggiatrice, si continua a
delineare un contorno da scene di matrimonio e c'eravamo tanto amati,
dove una giovane coppia cerca di fare il punto della situazione tra
sbalzi temporali, momenti intimi e litigi a tutto spiano, il tutto
inquadrato in un'unica lunga cena in cui si assiste dalla travolgente
passione iniziale alla ricerca di stabilità, fino ai problemi che
hanno iniziato a dividerli e al tradimento di lui.
Purtroppo la recitazione di due idoli
del cinema italiano che non riescono mai a dare spessore ai
personaggi che interpretano è uno dei limiti più forti. Scamarcio
ormai interpreta sempre lo stesso personaggio, mentre la Trinca
continua il suo momento felice all'estero e in Italia prima di venir
dimenticata come tante prima di lei.
Un melò esistenzialista pervaso di
luoghi comuni ma che almeno punta su un montaggio che non celebra
troppi momenti morti, e nonostante la poca incisività attoriale e di
scrittura, almeno non annoia, particolare da non sottovalutare nelle
recenti produzioni italiane.
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