giovedì 16 luglio 2015

Sound of Noise

Titolo: Sound of Noise
Regia: Ola Simmonson, Johannes Stjärne Nilsson
Anno: 2010
Paese: Svezia
Giudizio: 3/5

Tutto ha origine da due fratelli. Il primo molto dotato, già bambino prodigio, oggi è stimato direttore d'orchestra, il secondo, stonato cronico e insofferente nei confronti della musica (anche a causa di un'infanzia all'ombra del fratellino dotato), è poliziotto. Proprio a lui viene affidato il caso di alcuni misteriosi crimini collegato ad un gruppo di persone che si presentano in ambienti convenzionali per smontarli e letteralmente "farli suonare" utilizzando tutto quello che trovano.

Sound of Noise è un film bizzarro e originale che nonostante il tono spesso sconclusionato credo possa essere menzionato tra i film sul tema musicale più originali mai visti finora.
Con una storia interessante è provocatoria, vuole essere ricordato come una sinfonia anarchica di pace e libertà, tutta dettata da registri musicali senza puntare troppo sui dialoghi.
E'insieme una critica al rumore che ci circonda ogni giorno, all'egoismo e alla tediosa rigidità di alcuni musicisti svedesi e della seriosità che si nasconde dietro la musica colta.
Seppur pervaso da un umorismo solo a tratti veramente comico, come capita spesso per divesi paesi la cui comicità il più delle volte riscontra l'effetto opposto, l'opera prima della coppia di registi è una commedia irrorata da sterzate di freschezza e alcune trovate davvero innovative come le stravaganze legate ai quattro brani di cui il primo e in una sala operatoria in cui i batteristi suonano letteralmente su un paziente oppure il finale con i trattori che devastano la piazza davanti all'Opera.
Il problema però di Sound of Noise è legato in particolare al ritmo che spesso diventa ripetitivo e stancante. Alcune scelte di sceneggiatura proprio perchè non palesate al pubblico, diventano di difficile fruizione e comprensione.
Il cast c'è la mette tutta, contando che gli stessi protagonisti erano quelli del precedente corto della coppia di registi.
Uscito a Cannes, sicuramente farà parlare e sorridere, non verrà ricordato come un filmone, ma allo stesso tempo è un peccato che non raggiungerà mai le sale nei nostri cinema.


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