Titolo: Madison County
Regia: Eric England
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Un gruppo di universitari si reca in
una città di montagna chiamata Madison County per intervistare
l'autore di un libro su una serie di terribili omicidi che sono
avvenuti sul posto. Tuttavia una volta arrivati i ragazzi non
riescono a trovare l'autore e in città tutti dicono che non si è
visto da anni e che in realtà non c'è mai stato nessun omicidio.
Insospettiti i ragazzi decidono di indagare per scoprire la verità.
Madison county è la riprova che alcuni
registi o sceneggiatori davvero non hanno idee.
L'horror per gente come questa è un
profitto senza avere l'anima di inseguirne una logica.
Uno slasher copia incolla come
purtroppo moltissimi altri.
Un'idea fasulla che cerca in una
locandina becera di trovare fan del genere puntando su una maschera
da maiale.
Madison County, località in cui si
nasconde il male tra bifolchi e vecchie psicopatiche, è davvero il
calderone del trito e ritrito.
Peccato perchè negli ultimi tempi ci
sono stati alcuni registi in grado di sovverchiare gli stereotipi di
alcuni sottogeneri dell'horror o di giocarci così bene e
ridicolizzarli da diventare degli ottimi esempi di come invertire le
regole come ad esempio EDITOR, IT FOLLOWS, LAS BRUJAS DE
ZUGARRAMURDI.
Madison County, poi giusto per
umiliarlo a dovere, trova nel finale dei buchi di sceneggiatura e
tutto il non-sense che ci si poteva aspettare.
Non è semplicemente brutto e già
visto, ma pure senza senso e trasmette la stessa ansia e il vuoto di
un discorso del premier Renzi.
Sarà per il mio amore per l'horror,
per l'America poco conosciuta, per i redneck, per i bifolchi, ma qui
tutto è uno schifo, si salva ancora una volta solo la locandina.
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