Titolo: Child 44
Regia: Daniel Espinoza
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Nella Russia sovietica non esiste il
crimine e l'ordine è mantenuto dalla MGB, polizia segreta e
paranoica che sospetta tutti e arresta soltanto innocenti. Leo
Demidov è un ufficiale efficiente agli ordini del Maggiore Kuzmin
che ha deciso di archiviare come incidente la morte di un ragazzino
violato e strangolato da uno psicopatico. Perplesso ma adempiente,
Leo esegue il suo dovere e il volere del suo superiore. Ma un secondo
caso lo convince presto a indagare, trasformandolo da predatore in
preda. Le cose a casa non vanno meglio, Raïssa, moglie e insegnante,
lo ha sposato per paura e lo disprezza per i suoi metodi. In un clima
di terrore crescente, in cui indisturbato agisce un omicida seriale
di bambini, Leo e Raïssa scopriranno le falle del Sistema e
troveranno un nuovo equilibrio sentimentale.
Child 44 è quel film con tutte le
buone intenzioni ma che purtroppo dalla sua ha troppi limiti che
sfociano in un caos generale da cui il film e i due protagonisti non
riescono ad emergere.
Dopo THE DROP di nuovo la coppia a
lavorare assieme per la regia del discutibile Espinoza.
La trama è troppo ingarbugliata,
allude ad una storia avvincente senza essere in grado di fornirla, i
buchi, il taglio di film da propaganda, il fiuto per un kolossal
fallito alla grande con tanti bei nomi che purtroppo non servono a
nulla.
Tratto liberamente o inventato
pedestramente sarebbe stata forse uno degli elementi che non
avrebbero portato il film a prendersi così sul serio, ma la
spossatezza degli attori, le incomprensioni di trama e le
incongruenze ne sanciscono davvero troppi limiti.
Il Mostro di Rostov ha una storia
davvero inusuale, in questo film i russi passano solo per dei
corrotti e criminali che addirittura nascondono le tracce sui
cadaveri dei bambini, elemento che non ha mai avuto prova.
Sembra un film fatto davvero troppo
alla veloce, è la fretta si sa, soprattutto trattando alcuni temi e
investendo in termini di seriosità, sancisce e fa emergere tutti i
difetti possibili. Non bastava un plot già di per sè complesso, il
regista e lo sceneggiatore ne approfittano per andare ancor di più a
caccia di tanti personaggi, sottotrame e complicazioni
Il bambino n°44 purtroppo si dimentica
con una facilità mostruosa.
Nessun commento:
Posta un commento