martedì 28 luglio 2015

Child 44

Titolo: Child 44
Regia: Daniel Espinoza
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nella Russia sovietica non esiste il crimine e l'ordine è mantenuto dalla MGB, polizia segreta e paranoica che sospetta tutti e arresta soltanto innocenti. Leo Demidov è un ufficiale efficiente agli ordini del Maggiore Kuzmin che ha deciso di archiviare come incidente la morte di un ragazzino violato e strangolato da uno psicopatico. Perplesso ma adempiente, Leo esegue il suo dovere e il volere del suo superiore. Ma un secondo caso lo convince presto a indagare, trasformandolo da predatore in preda. Le cose a casa non vanno meglio, Raïssa, moglie e insegnante, lo ha sposato per paura e lo disprezza per i suoi metodi. In un clima di terrore crescente, in cui indisturbato agisce un omicida seriale di bambini, Leo e Raïssa scopriranno le falle del Sistema e troveranno un nuovo equilibrio sentimentale.

Child 44 è quel film con tutte le buone intenzioni ma che purtroppo dalla sua ha troppi limiti che sfociano in un caos generale da cui il film e i due protagonisti non riescono ad emergere.
Dopo THE DROP di nuovo la coppia a lavorare assieme per la regia del discutibile Espinoza.
La trama è troppo ingarbugliata, allude ad una storia avvincente senza essere in grado di fornirla, i buchi, il taglio di film da propaganda, il fiuto per un kolossal fallito alla grande con tanti bei nomi che purtroppo non servono a nulla.
Tratto liberamente o inventato pedestramente sarebbe stata forse uno degli elementi che non avrebbero portato il film a prendersi così sul serio, ma la spossatezza degli attori, le incomprensioni di trama e le incongruenze ne sanciscono davvero troppi limiti.
Il Mostro di Rostov ha una storia davvero inusuale, in questo film i russi passano solo per dei corrotti e criminali che addirittura nascondono le tracce sui cadaveri dei bambini, elemento che non ha mai avuto prova.
Sembra un film fatto davvero troppo alla veloce, è la fretta si sa, soprattutto trattando alcuni temi e investendo in termini di seriosità, sancisce e fa emergere tutti i difetti possibili. Non bastava un plot già di per sè complesso, il regista e lo sceneggiatore ne approfittano per andare ancor di più a caccia di tanti personaggi, sottotrame e complicazioni
Il bambino n°44 purtroppo si dimentica con una facilità mostruosa.


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