Titolo: From the Dark
Regia: Conor McMahon
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Un uomo nella brughiera irlandese sta
lavorando la terra quando da dentro una pozza di fanghiglia viene
attaccato da qualcosa di non identificato e morso nella regione del
collo.
Sarah e Mark stanno facendo una gita in macchina e non sono d'accordo sull'itinerario proposto da lei.
Il navigatore comincia a fare le bizze ricalcolando il percorso a getto continuo e in men che non si dica si trovano con la macchina bloccata nel fango. Mark va a cercare aiuto e trova una fattoria che sembra abitata ma non trova nessuno finché appare l'uomo di cui sopra che addirittura dopo che Mark ha cercato di soccorrerlo tenta di attaccarlo.
Mark fugge e torna con Sarah e sarà l'inizio di una lunga notte: l'unica arma che hanno è che quella creatura sembra detestare la luce...
Sarah e Mark stanno facendo una gita in macchina e non sono d'accordo sull'itinerario proposto da lei.
Il navigatore comincia a fare le bizze ricalcolando il percorso a getto continuo e in men che non si dica si trovano con la macchina bloccata nel fango. Mark va a cercare aiuto e trova una fattoria che sembra abitata ma non trova nessuno finché appare l'uomo di cui sopra che addirittura dopo che Mark ha cercato di soccorrerlo tenta di attaccarlo.
Mark fugge e torna con Sarah e sarà l'inizio di una lunga notte: l'unica arma che hanno è che quella creatura sembra detestare la luce...
A qualcosa di nostalgico, qualcosa che
mi ha fatto ricordare per certi aspetti (e non chiedetemi quali )
DAGON mostrando forse le creature più impacciate e ironiche della
storia dell'horror.
From the Dark ha un inizio pallosissimo
che forse dice già troppo o meglio svela già alcuni intenti su cui
poggieranno le basi del film.
Procedendo la storia non migliora, fa
alcune scelte spudoratamente e inverosimilmente sbagliate, ha tre
attori nemmeno in gamba e gioca con un budget risicato.
Nonostante tutte queste brutture e
alcuni momenti davvero pedanti durante il film, cerca comunque di
portare a casa almeno la regia, di certo non memorabile ma che tra
synth funzionali e alcune sequenze create ad hoc per cercare di
tenere alta l'atttenzione del pubblico, fanno di McMahon un regista
con delle sceneggiature sfortunate ma che a livello tecnico ha i suoi
meriti.
Ci sono stati dei momenti durante il
film in cui non sapevo se ridere o piangere (complice il fatto, sono
quasi sicuro, che fosse voluta una certa imbecillità dei mostri, dei
protagonisti che fanno tutte le scelte che in un horror di solito
nessuno dovrebbe fare) rimanendo basito e chiedendomi se da un
momento all'altro ci fosse uno stravolgimento di intenti, giusto per
dare una svolta alla vicenda.
Pensavo fosse un film decisamente
diverso ma tocca davvero un universo di errori di script, di scelte e
di azioni agghiaccianti.
Nessun commento:
Posta un commento