Titolo: Blinky
Regia: Ruairi Robinson
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Alex è un ragazzino che passa la
maggior parte del tempo davanti al televisore mentre nell'altra
stanza i genitori, in procinto di divorziare, non smettono mai di
litigare. Attratto dalla pubblicità di un nuovo robot che promette
di rendere felici grandi e piccini, Alex convince i genitori a
regalargli il Blinky per Natale. Dopo un po' di tempo, deluso dal non
veder cambiare il suo stato d'animo e dall'assistere al
deterioramento della sua famiglia, nota che dietro il sorriso
rassicurante del suo robot si nasconde qualcosa di inquietante.
Ancora una volta la ribellione delle
macchine.
Tocca ad un corto, con una fattura
pregevole, dei buoni effetti e un ritmo tutto sommato avvincente.
Il problema di Blinky non è dunque nel
reparto tecnico, ma negli intenti, nei temi che và a toccare, nello
svolgimento e in una trama scontata che non prevede nessun colpo di
scena.
I meriti di Robinson non si discutono a
partire da un lavoro durato quasi nove mesi, e un budget di 45.000
dollari in cui il regista stesso si è prestato nel dare la voce a
Blinky e che si è occupato di tutto il lavoro di post produzione
interamente da solo oltre ad averlo filmato scritto, diretto e
prodotto interamente.
Questi sono meriti innegabili ma la
storia è importante, il dramma famigliare e il cambio di intenti del
Bad Robot sono davvero troppo sintetizzati pur essendo un corto.
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