Titolo: Duke of Burgundy
Regia: Peter Strickland
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Festival: TFF
Festival: TFF
Giudizio: 3/5
Cynthia ed Evelyn sono legate da un
rapporto sadomaso: la fredda e autoritaria Cynthia è la dominatrix,
la giovane e tenera Evelyn si sottomette docilmente ad ogni sua
richiesta. Ma forse i rapporti di forza fra le due donne non sono
esattamente quel che sembrano a prima vista, e il loro rapporto
diventa una cartina di tornasole della complessità e ambiguità di
qualunque relazione passionale.
Il “duca” del titolo è un tipo
raro di lepidottero che la ricca Cynthia colleziona e di cui studia
anatomia e suoni, esponendo le proprie dettagliate ricerche ad un
pubblico femminile di ricercatrici.
Forse la metafora perfetta dell'ultimo
film di Strickland è quella della vita di una farfalla al contrario,
passando dalla fase adulta alla crisalide al bruco e infine all'uovo.
Nella sua breve vita parte in quinta
mostrando la sua delicata e preziosa messa in scena con una cura
compositiva che forse voleva ispirarsi per certi aspetti alla
fotografia monumentale di Greenaway.
Mostra due donne molto affascinanti e
un rapporto sadomaso con alcune scelte estetiche davvero perverse per
quanto realistiche e forse anche di facile scalpore, anche se mai
gratuite o esagerate, ma sempre composte con un manierismo, quello di
Strickland, capace di creare delicatessen cinematografici con uno
studio, come per il precedente BERBERIAN SOUND STUDIO, per le
devianze emotive e alcuni particolari che spesso passano in secondo
piano per altri registi.
Infine perde velocemente lo smalto,
quella polverina che ti rimane in mano dopo aver accarezzato una
farfalla e nel giro di pochi minuti la vedi cadere a terra senza
forze.
Notevoli le musiche dei Cat's Eyes,
interessanti i rimandi ad un certo cinema del passato e molto
funzionali le scelte registiche su cui concentrare alcuni particolari
e dettagli della macchina da presa.
Un film erotico capace di eccitare e
allo stesso tempo di annoiare a morte come nelle puntigliose e
documentate relazioni sulle farfalle che ogni tanto intervallano la
narrazione oppure Evelyn che spia dal buco della serratura la sua
padrona quando si spoglia.
Il film è prodotto dalla Rook Films
del talentuoso Wheatley.
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