Titolo: Blind Alley
Regia: Antonio Trashorras
Anno: 2011
Paese: Spagna
Giudizio: 2/5
Le cose stanno girando bene per Rosa: è
bella, è desiderata, la sua carriera da modella e attrice sta
decollando. Ma le cose possono cambiare in fretta e nella maniera più
inaspettata, anche semplicemente andando a fare il bucato nella
solita lavanderia nei pressi di casa.
Blind Alley entra nel filone degli horror spagnoli trashoni di ultima generazione con alcune strizzatine d'occhio al vecchio cinema e un acume predominante per le goliardate e le scelte più telefonate, contando un climax, per certi versi, spaventosamente esagerato.
Con un inizio abbastanza interessante,
il film mostra subito (complici i cadaveri per le strade) che il film
prenderà una piega sulla falsa riga del filone giallo dei vecchi
Fulci e Argento.
Se è proprio il finale la stonatura
maggiore del film (vampiri alla BUFFY), il film dalla sua ha
un'ottima protagonista (oltre che affascinante) è una buona suspance
tutta giocata all'interno di una squallida lavanderia, dove faranno a
turno alcuni improbabili personaggi.
Un filmetto tutto sommato, ma che
almeno ha il pregio, contando la manifattura, di non annoiare a
morte, un'opera prima, quella di Antonio Trashorras (già
sceneggiatore a fianco di Guillermo del Toro in LA SPINA DEL DIAVOLO)
che certo non verrà ricordata, ma almeno cerca di dare un'idea su
come in Spagna si scommetta ancora molto sul cinema di genere.
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