Titolo: Complices
Regia: Frederic Mermoud
Anno: 2009
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Il cadavere del diciannovenne Vincent viene ripescato dalle
acque del Rodano. La sua ragazza, Rebecca, è irreperibile. Il film ripercorre
la loro storia dal primo incontro in un internet café: Vincent si prostituiva
con gli uomini che lo contattavano attraverso un sito di incontri, Rebecca
aveva condiviso questa attività in un paio di occasioni. L’ispettore Cagan e la
sua collega Mangin indagano sul delitto.
“Con Complices volevo una nuova volta sondare la
questione del desiderio amoroso tra i giovani; e mi sono detto che sarebbe
stato interessante iscrivere questo tema in un genere codificato come il polar”
Complices è un giallo con venature da poliziesco che
accavalla la storia di Vincent e di Rebecca, alle indagini dei due ispettori,
Cagan e Mangin, il tutto senza cercare di stupire con sensazionalismi forzati
e usando meccanismi tecnici ma
attenendosi al dramma che accompagna la storia, in particolar modo gli incontri
di Vincent prima e poi con la complice Rebecca. In poche parole la summa del
cinema francese.
Mermoud, al suo esordio, classe 1969, segue senza indugiare
i suoi personaggi, mostrando tutte le fragilità che possiedono e usando un
approccio diverso nelle due descrizioni, sfrutta per farci vedere da vicino la
scelta di Vincent una telecamera a spalla e immagini molto ravvicinate con
tonalità sature a differenza delle inquadrature larghe usate con l’indagine dei
due ispettori.
Complices non è un capolavoro, ma rimane un bel film, reale
e crudo (per certi versi) che lascia ancora una volta una profonda ferita sul
futuro dei giovani, sul bisogno di incollarsi al denaro e di sentirsi liberi in
una società che ti tiene in ostaggio.
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