Titolo: Aux Yeux des Vivants
Regia: Alexandre Bustillo, Julien Maury
Anno: 2014
Paese: Francia
Giudizio: 2/5
I giovani Victor, Dan e Tom saltano la scuola
per andare in giro su un set cinematografico abbandonato. Lì si imbattono in
una terribile visione: una donna in catene viene trascinata attraverso il campo
da un uomo che indossa una maschera da clown. L'uomo mascherato intravede i
ragazzi, che scappano di corsa. Ma, prima di fuggire, vedono qualcosa che è
stato nascosto per anni, qualcosa che non dovevano vedere.
C'è un certo cinema di genere che negli ultimi
anni si è consolidato dando alla luce registi e film piuttosto importanti.
Withley, Du Welz, Bustillo e Maury, Laugier, Aja, Gens, Plaza e Balaguero,
giusto per fare alcuni nomi nonchè
Keshale e Papushado e i Mo Brothers.
Ora l'horror post-contemporaneo francese ha
davvero avuto alcuni anni in cui sembrava apportare nuova linfa vitale al
genere, attraversando diversi registri narrativi e con una cattiveria senza
senso, riuscire al contempo a non essere mai banale e indirizzare e incanalare
la violenza verso un panorama che non fosse già visto e non contenesse violenza
gratuita.
Senza voler essere troppo cattivi verso una
coppia che ha tutto il mio rispetto avendomi devastato con A L’INTERIEUR e poi
dopo con l’interessante sperimento semi-riuscito di LIVID, il loro ultimo film
lascia perlomeno perplessi.
E devo dire che lo aspettavo trepidante ed
impaziente questa ultima (fatica) che poteva farli ritornare nell’olimpo del
new-horror europeo.
E bisogna dire che per tutta una prima parte
ci sono anche riusciti, certo con le relative citazioni al loro stesso cinema,
ma che tra eleganti movimenti di camera e l’ottima fotografia di Antoine
Sanier, nonchè la bravura dei giovani interpreti, fa ben sperare per
quello che si potrà delineare dopo l’incidente scatenante.
Eppure poi, si cambia direzioni inseguendo,
tra stereotipi inutili e forzati legati al genere, un revenge-movie tutt’altro
che originale e direi di più con un obbiettivo alla base nemmeno così forte.
Tutto crolla senza nemmeno apparire così
stiloso da cercare di perdonare una storia che fa acqua da tutte le parti. Ed è
scioccante la disarmante banalità e ingenuità della storia che diventa di una
prevedibilità che si stenta a credere. Senza parlare poi del villain di turno
che sembra un copia/incolla di vari altri film, nemmeno poi così interessanti.
A tratti mi è sembrato di vedere STAND BY ME unito al cinema di Rob Zombie
strizzando l’occhio a Hooper.
Aux Yeux des Vivants è un film con un’idea
intrigante che purtroppo diventa molto brutto scontato e in linea con
l’horror “medio“ indecente
contemporaneo.
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