Titolo: Before i go to sleep
Regia: Rowan Joffe
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Una donna del nord di Londra, si sveglia ogni mattina senza ricordare nulla. Il marito le dice che ha subito un trauma, e lei non osa uscire di casa. Sgattaiola fuori per incontrare un medico, che le dà un piccolo registratore digitale e la spinge a riascoltare i suoi pensieri, giorno dopo giorno, nella speranza di reintegrare la sua mente. Lo fa e funziona, e così si rende conto che l'uomo che dorme accanto a lei non è suo marito.
Spesso e volentieri un thriller con una breve durata, un trio di attori molto capaci (Kidman, Firth, Strong) e un tema come quello dell'amnesia, potrebbero trasformarsi in una piacevole sorpresa.
Non è il caso del secondo film di Joffe. Se è vero che il primo atto è la parte della pellicola più interessante (la mole di informazioni da tenere è notevole), via via che la struttura si dipana, emergono tutti i limiti di uno script scritto dallo stesso regista e che lascia purtroppo un finale scontato che non poteva sfuggire da una trappola da cui il regista/sceneggiatore non ha saputo allontanarsi.
Il fatto che tra i produttori ci sia Ridley Scott lascia presagire che senza aver avuto un notevole bugdet, il cast non avrebbe avuto nomi noti, diventando un filmetto da nulla con un soggetto che poteva osare di più, ma ha preferito la strada semplice della scontatezza.
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