Titolo: Young Adam
Regia: David MacKenzie
Anno: 2003
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5
Scozia anni '50. Lester ed Ella sono i proprietari di una chiatta che naviga lungo il Clyde a Glasgow. La loro vita cambia quando decidono di prendere con sé il lavorante Joe che, nel giro di poco tempo, tradisce la fiducia del suo datore di lavoro facendo sesso con la moglie. I coniugi si dividono ma per poco perché Joe finisce col tradire anche la fiducia di Ella, avendo rapporti sessuali con la cognata. Ella finirà col tornare alla solita noiosa vita con il marito. Il rinvenimento nel fiume del cadavere di una ragazza porta sullo schermo lo 'scomodo' segreto della vita di Joe: la sua fidanzata Cathy è caduta nelle acque gelide del Clyde davanti ai suoi occhi dopo un amplesso poco romantico e molto torrido. Il corpo della ragazza viene trovato proprio da Lester e Joe, ma nessuno risale a lui come ex fidanzato di Cathy, perciò è Lester ad andare in tribunale a testimoniare sulla scoperta del cadavere.
Forse il problema più grosso del giallo di MacKenzie, che col tempo affinerà il suo stile fino a condurlo verso pellicole decisamente più interessanti, è fondamentalmente che Young Adam non sembra mai decollare rimanendo impantanato in estenuanti storie d'amore e complicità e cercando di scomporre e analizzare, non riuscendo ad essere un giallo avvincente, le sue sotto-storie diventando ancora più macchinoso e perdendo di vista l'intento principale del film.
Nulla può il cast composto da alcuni attori davvero notevoli ma caratterizzati malissimi e che sembrano girare a vuoto. Se aggiungiamo che allora il protagonista è una macchietta e il regista cerca di aggrapparsi alle scene di sesso come collante per mantenere un minimo interesse, allora il peso ancora più difficile da sopportare e tutto è destinato a crollare miseramente.
Peccato per la Swinton e Mullan, davvero sacrificati.
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