Regia: A.J.Edwards
Anno: 2014
Paese: Usa
Festival: TFF 32°
Giudizio: 3/5
Indiana 1917. La famiglia Lincoln (soprav)vive in una capanna nel mezzo dei boschi. Il padre Tom taglia la legna, coltiva i campi e fatica per sfamare moglie e due figli, la madre Nancy lava, cuce, stira e mette in tavola il poco che c'è. Il piccolo Abe aiuta i genitori come può, lavorando nei campi e nei boschi a piedi nudi, lontano da qualsiasi centro abitato e qualsiasi forma di istruzione formale. Ma Nancy intuisce che suo figlio ha un dono e non è destinato a rimanere in quei luoghi. Purtroppo però la donna si ammala e muore, lasciando Abe alla severità silenziosa del padre. Per fortuna e nella vita del bambino compare Sarah, una vedova che decide di amare Abe come un figlio e di incoraggiare il suo evidente potenziale. Una voce fuori campo accompagna tutta la narrazione, la cui fonte è la serie di interviste a Dennis Hanks, compagno d'infanzia di Abe, raccolte da Eleanor Atkinson nel volume The Boyhood of Lincoln.
L'infanzia e l'adolescenza del piccolo Lincoln vengono ritratti e narrati sullo sfondo in b/n di un'inospitale Indiana dei primi del '900, dove ancora i neri camminavano nudi e legati per essere portati da uno stato all'altro come schiavi.
Il piccolo Lincoln dovrà imparare a sopravvivere in un insolito percorso di formazione in cui il suo bisogno di cercare risposte e di ampliare la conoscenza troverà diversi ostacoli, soprattutto famigliari e sociali, con il gruppo di fratelli acquisiti e un severo padre battista, interpretato da un ottimo Jason Clarke, che non vede di buon occhio lo spirito intellettuale ed empatico del figlio.
Con una voce fuori campo per nulla sgradevole e con una messa in scena sobria e minimale, Better Angels soffre di un ritmo e di una narrazione molto complessa, d'altronde la scuola è quella malickiana, eppure Edwards sceglie una carta difficile, puntando tutto sul potere evocativo delle immagini e dei suoni e cercando derive insolite, puntando molto sulle musiche originali e su una natura meravigliosa e potente che investe continuamente lo spettatore e la voce narrante che prevale sui dialoghi.
La fonte storica principale del film è il contenuto di un’intervista rilasciata diversi anni dopo l’assassinio di Lincoln (1865) dal cugino Dennis Hanks che con lui condivise quegli anni giovanili (1816-1830) trascorsi nella capanna tra i boschi di Perry County in Indiana. E’ il suo racconto in retrospettiva che che cuce le immagini e a cui Edwrdsprovede a dare una forma.
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