Titolo: Cloud Atlas
Regia: Wachowsky
Anno: 2012
Paese: Usa/Germania/Singapore/Hong Kong
Giudizio: 2/5
Il film racconta una storia in cui le azioni e le conseguenze delle nostre vite hanno impatto l'un l'altra attraverso passato, presente e futuro, come se una sola anima trasformasse un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si espandesse attraverso i secoli per ispirare una rivoluzione.
Forse è vero che alcuni registi con troppi soldi e troppo successo alle spalle commettano l'errore di prendersi davvero troppo sul serio senza avere parametri seri, rigidi e solidi, per sviluppare una storia lenta, lunga, originale e addirittura di fantascienza con viaggi temporali e cambi continui di location.
Un miscuglio tra un BABEL fantascientifico e un thriller action con qualche ispiratissima nota, sembra essere la log-line forse più efficace, per l'ultimo film della coppia che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo con la saga di MATRIX.
Wachowsky industries, forse sarebbe il nome più appropriato, cerca un film meno commerciale della trilogia che gli ha resi famosi, ma allo stesso tempo dimostrano di non avere il talento di quei grandi registi che possono permettersi una narazione così lunga e così piena e ricca di simboli che sembrano addirittura passare inosservati agli stessi registi.
Con un cast direi piuttosto funzionale, Cloud Atlas purtroppo cade in una trappola mortale che è la noia che attanaglia il pubblico, il quale non dovrebbe meritarsi 164' di stravolgimenti temporali e collegamenti che spesso sfuggono e non sono nemmeno così interessanti per tutto l'arco del film.
L'ultima riflessione che mi viene da fare è quella per cui i Wachowsky sembrano essere diventati delle specie di Guru spirituali che ci portano avanti e indietro per mondi paralleli in cerca di risposte alle domande che l'uomo non avrà mai. Perchè tutto questo?
Nessun commento:
Posta un commento