Titolo: Enemy
Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2013
Paese: Canada
Giudizio: 4/5
Adam, un professore discreto, conduce
una vita tranquilla con la fidanzata Mary. Il giorno in cui scopre il
suo sosia perfetto nella persona di Anthony, un attore stravagante,
sente una profonda inquietudine. Inizia allora a osservare a distanza
la vita di questo uomo e della sua misteriosa moglie incinta. Poi
Adam si mette a immaginare i più fantastici scenari per sé e la
propria coppia.
Enemy è la libera trasposizione
cinematografica del romanzo di José Saramago.
Una trasposizione fedele solo fino ad
un certo punto. Al di là di alcune variazioni più o meno rilevanti
(spostamento geografico e cronologico, riduzione di alcune dinamiche
relazionali, finale diverso e aggiunta del motivo simbolico del
ragno), film e romanzo si specchiano e rispecchiano difatti l’uno
nell’altro pur mantenendo la loro singolarità e la loro autonomia
(cosa che del resto avviene anche nella duplice vicenda raccontata).
E' un film molto complesso e anche se vogliamo ambizioso quello del
regista canadese. Da sempre abituato a smarcarci tra grosse
produzioni e film indipendenti come questo (il suo film più
personale), Enemy gode di una atmosfera molto intensa giocata attorno
ad una colonna sonora inquietante la quale riesce a dare ancora più
suggestione e catarsi nelle ricerche di Adam e in tutto ciò che il
protagonista andrà a scoprire.
Sembra quasi scritto da Ballard per
certi aspetti per come la società che vediamo sembra allucinata come
se vivesse in un'altra realtà. Poi ci sono questi edifici immensi
con le loro geometrie e i loro spazi tutti allineati e studiati
secondo una prospettiva funzionale ai vari segni e simboli che come
sempre Villeneuve e Gullon inseriscono e seminano nel film.
La doppia personalità del protagonista
appena si incontrano, la paura di se stessi, di un altro io, la paura
di essere spodestato, di non essere all'altezza dell'altro io, il
tema del sosia e del doppio.
Di certo Enemy non è un film semplice
è richiede calma e concentrazione e sicuramente almeno tre o quattro
visioni altrimenti rimarrà come sempre criptico per diversi aspetti
e soluzioni che non tutti gli spettatori vorranno analizzare e
conoscere.
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