Titolo: Come ti spaccio la famiglia
Regia: Rawson Marshall Thurber
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
David, uno spacciatore da quattro soldi, dopo essere stato rapinato, è costretto ad accettare un incarico pericolosissimo come corriere tra Messico e Stati Uniti. Per riuscire a passare il confine inosservato decide di "travestirsi" da perfetto padre di famiglia.
C'è una scena che forse farà impallidire tutti i benpensanti democratici e repubblicani.
A metà film il ragazzino deve imparare a baciare e si trova con l'apparente sorella e madre che da una parte e dall'altra gli insegnano a modo loro senza lesinare lingua e annessi vari.
La scena è ovviamente comica perchè lo spettatore sa che le due non sono rispettivamente madre e sorella ma attrici che recitano delle parti, eppure la ragazza che vede tutto questo non lo sa è la scena da questo punto di vista è realizzata molto bene.
Al di là di questo è una commediola come tante, certo con un ritmo potente e alcune simpaticissime trovate (la famiglia perbene cattolica e con il marito della Dea che si scoprono voler fare giochini di coppia e così via) fino allo spacciatore e alla traversata del confine per portare l'erba.
Quindi gli elementi sono: erba+attori determinati a far ridere+schema famigliare rivisto+dialoghi scoppiettanti. Il risultato è una commedia che intrattiene e fa strizzare il naso in alcuni momenti in cui il ritmo non rispetta la sceneggiatura incappando in alcuni madornali errori (ad esempio quando portano il camper dal meccanico che non lo aggiusta e loro ripartono).
Comunque la vera trovata dei due sceneggiatori è quella di puntare tutto sulla coralità dello schema famigliare. Come in LITTLE MISS SUNSHINE e OGNI COSA E'ILLUMINATA l'America certo non sa arrendersi a tratteggiare storie comuni in cui nella post-modernità in cui viviamo non esistono più famiglie "normali" ma contaminazioni che rispecchiano il modello economico e le scelte di fatto, in questo caso David che paga tutti loro per recitare una parte.
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