Titolo: Man with the Iron Fists
Regia: RZA
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il film racconta la storia epica di guerrieri, assassini e un solitario forestiero nella Cina del XIX Secolo costretti a unirsi per distruggere un clan traditore che voleva eliminarli tutti. Sin dal suo arrivo a Jungle Village in Cina, il fabbro della città (RZA) è stato costretto dalle fazioni locali a creare elaborate armi di distruzione. Quando la guerra tra clan inizia a ribollire, lo straniero incanala un'antica energia per trasformare se stesso in un'arma umana. Combattendo fianco a fianco con eroi iconici e contro criminali spietati, un solo uomo deve sfruttare il suo potere per diventare la salvezza della sua gente.
Le contaminazioni stanno ormai prendendo vita come spero capiterà presto per i graphic-novel che meritano. Mischiando generi, epoche, target di personaggi e caratteristi, introducendo musica pop e mode assolutamente al massimo dell’estetica, ci addentriamo nel mondo (nemmeno troppo brutto) del primo film della star Rza. Aiutato alla sceneggiatura dall’amico Roth e prodotto tra gli altri da Tarantino, The Man with the Iron first è una tamarrata pazzesca che ha il solo e unico scopo di divertire.
Contando che addirittura qui si sfocia nella fantasia più pura, Dave Bautista, noto wrestler che sta incominciando la sua escalation nel cinema, a un tratto si trasforma in una creatura di metallo, così come i pugni di ferro che al tempo non potevano di certo esistere (a questo punto inseriamo anche la pistola scavatrice di Crowe).
Un film che guardi e poi dimentichi, destinato in quell’universo dei tentativi venuti abbastanza bene ma che alla fine di serio non hanno proprio nulla.
Unire poi i combattimenti wuxia con tanto sangue qualche gnocca e approssimativi accenni western e la moda gonzaiola di trovare un’enorme fetta di pubblico come me che non riesce a non guardarsi queste tamarrate epiche.
Alla fine però diverte. E così il l’ex cantante dei Wu-Tang Clan arriva anche lui al suo primo esordio.
Nessun commento:
Posta un commento