Titolo: To Rome with Love
Anno: 2012
Regia: Woody Allen
Paese: Usa/Italia/Spagna
Giudizio: 2/5
Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell'amica di lei, Monica, un'attrice in erba con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent'anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, figlio di un impresario di pompe funebri, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d'opera in pensione e alla madre strizzacevelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per la girandola della ribalta, il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.
E’ con mio sommo stupore che devo iniziare a dare un voto insufficiente a un film di una mente creativa e spazio-temporale come quella di Allen. Colui che è sempre rimasto sopra le righe sfornando anche due/tre film l’anno, ultimamente sembra aver accettato una sorta di regola di dover girare i suoi ultimi film in vari paesi europei. Ovviamente doveva proprio andare male da noi visto che in Inghilterra se l’è cavata egregiamente (MATCH POINT su tutti a differenza dei dimenticabili SOGNI E DELITTI e SCOOP), stessa regola vale per la Francia e per la Spagna. Forse non riuscendo a veicolare tutto l’amore per il nostro paese ne emerge un quadro confuso, fatto di storie che sin intrecciano ma di cui nessuna davvero rapisce lo spettatore. E’una sceneggiatura stanca e priva di inventiva, trascinando alcuni aspetti della nostra cultura su clichè ormai risaputi da tutti.
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