Titolo: Take-Una storia criminale-Season 1
Regia: David Drury
Anno: 2009
Paese: Gran Bretagna
Serie: 1
Episodi: 4
Serie: 1
Episodi: 4
Giudizio: 3/5
Freddie è
tornato in libertà dopo aver trascorso molti anni ospite nelle prigioni di sua
Maestà. Lontano anni luci dall'idea di diventare un cittadino modello, il suo
desiderio più grande è invece quello d'esser riconosciuto come il nuovo Padrino
della criminalità organizzata. Ha in mente un piano e, grazie a dei contatti e a
una feroce determinazione, comincia a scalare posizioni nel feroce mondo della
criminalità. La vita da malavitoso non piace però alla moglie Jackie (Kierston
Wareing) che, pur di vederlo tornare a casa sano e salvo, perdona a Freddie
tutti i suoi colpi.
Ormai si può dire che le serie televisive stanno aumentando a vista d’occhio. Merito della riscoperta di alcune tematiche, delle odierne tecniche digitali e del re incanto per questi pacchetti che sembravano ormai una moda in disuso. Ora invece le serie televisive (in gran parte americane e in gran parte prodotte dalla Fox) stanno di nuovo ridisegnando i gusti e trasformando le mode diventando un’abitudine a cui molti non riescono più a sfuggire.
The Take, di cui alcuni parlano come di una sorta di omonimo di ROMANZO CRIMINALE ma è una gran cazzata, è britannica e prodotta da Willow Grylls.
Innanzitutto vale la pena una visione solamente per Tom Hardy. L’attore che ormai sta diventando l’icona per ruoli fisici ma anche di spessore drammatico, si cala completamente nei panni di Freddie, dipingendo uno psicopatico che cita lo stesso BRONSON e in alcune parti Tommy di WARRIOR.
Il resto del cast è sorprendente per l’affiatamento che la squadra dimostra in tutte le tre ore di girato.
Come tutte le ascese nell’escalation della criminalità britannica non mancano le sorprese e i colpi di scena ha dare enfasi e ritmo alla storia.
Vediamo Freddie uscire di prigione con quella faccia da sbruffone che sarà la maschera che porterà fino allo spoiler finale ^_^ e che distruggerà con una velocità incredibile tutti i cardini del suo status famigliare travolgendo e immergendo la famiglia e i parenti nella sua illegalità e i suoi modi atipici di concepire la criminalità.
La famiglia diventa per assurdo quell’unico microcosmo in cui tutto sembra e deve essere concesso e accettato sottolineando ancora una volta come il ruolo della donna debba prestarsi a questi giochi di potere.
The Take è affascinante, assolutamente ben girato e recitato, contando anche le difficoltà di budget, cerca di ridare enfasi ancora una volta alle suggestive scenografie del passato (qui siamo negli anni ’80), a un governo Thatcher sempre più risoluto a tessere il proibizionismo come ancora morale per il paese con la sola risposta di riportare in auge la criminalità.
Il degenero sociale e gli stravolgimenti che Freddie attua nella gang è il risultato di un uomo fuori dai tempi che non conosce più lo statuto criminale e soprattutto non accetta di abbassare la testa al momento giusto con chi di dovere.
Deus Ex Machina, il climax finale sembra proprio una profezia di quello stesso ribaltamento inavvertitamente trascurato da Freddie.
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