Titolo: Stake Land
Regia: Jim Mickle
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
In un universo post-apocalitico dominato da una terribile crisi economica e sociale e distrutto da una terrificante epidemia che ha trasformato gran parte degli uomini in vampiri, il giovane Martin si mette in viaggio al seguito di un misterioso straniero, feroce cacciatore di vampiri, alla volta del Canada in cerca di un nuovo Eden
“Dei Cristiani pazzi che lanciano i vampiri dal cielo” basterebbe solo questa battuta a definire questo interessantissimo film indipendente americano slacciato completamente dalle lobby e il perché si intuisce in modo catartico dopo i primi cinque minuti.
Mickle probabilmente voleva ridare enfasi ai padroni della notte senza aggiungere nulla di nuovo circa il make-up o la caratterizzazione del vampiro (ormai è un tema stra-abusato dalla cinematografia) anche se in questo caso proviene dal risultato dell’epidemia lanciata dal virus, tuttavia riesce a creare un film in cui sono proprio le numerose contaminazioni a farlo diventare l’apprezzabile film che un buon spettatore non potrà esimersi dal definirlo.
Ai vampiri si aggiungono i berserk e i cannibali e in tutto questo però il male maggiore ancora una volta è dato dai fanatici religiosi chiamati Fratellanza che rappresentano la mera disperazione e di fatto un unico grande esercito che tenta di assoggettare tutti al proprio volere.
Jim Mickle torna dunque a dirigere su uno script scritto da lui a quattro mani con Nick Damici, che interpreta uno dei protagonisti principali della pellicola, il roccioso Mister.
Ritorna sull’horror, genere che sembra riuscire a gestire molto bene dopo l’esordio interessante di MULBERRY STREET, non mancano le carneficine, non mancano le riflessioni e soprattutto non manca il gusto per lo splatter e l’irrefrenabile violenza.
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